La Londra utopica di un artista visionario

Creato il 11 novembre 2014 da Oculusriftitalia

La metro nella quale vi troverete potrebbe sembrarvi familiare ma, fuori dal vetro, noterete come il grande volume di cemento su cui è costruita la città sia stato sostituito dalle calme acque di un lago che termina in un orizzonte campestre. Alcuni elementi della Londra reale, come i tornelli della metro, il Gherkin, lo Shard sono stati trasformati in scene che hanno qualcosa di simile al puzzle game Myst.

Si chiama Bonus Levels ed è un gioco realizzato dal visual artist Lawrence Lek.

Ogni livello è un mondo virtuale completamente esplorabile che corrisponde ad una versione immaginaria di un angolo della metropoli, dalla Circle Line all'Olympic Park o al Crystal Palace.

Così commenta Lek:

"Sono veramente interessato alle versioni utopiche della realtà, così scelgo un ambiente fisico, come nel caso di Londra, e cerco di creare una sorta di versione ideale di esso."

L'ambiente che ricrea lo Sky Line è stato commissionato per il festival d'arte indipendente Art Licks Week-end, ed è disponibile in download. Le cinque fermate virtuali della metro corrispondono a cinque delle gallerie d'arte che hanno partecipato al festival.

Lek ha spiegato che ha scelto di realizzare questi mondi virtuali per mostrare una versione diversa dell'antica infrastruttura londinese così com'è conosciuta, i cui spazi sono quasi sempre stati destinati e gestiti a fini commerciali e non artistici.

"L'idea era quella di chiedere al mondo cosa ne penserebbe, se esistesse, di una linea metro esclusivamente dedicata all'arte, fatta per mostrare opere che di solito sono nascoste dietro gli angoli delle strade o nei salotti della gente."

Lek dice di non essere un videogiocatore, ma appare molto interessato ai linguaggi usati dall'industria videoludica in alcuni ambienti VR.

"Principalmente sono affascinato dagli FPS, non per il gameplay in sè, ma per prendere spunto dalle ambientazioni, dalle trame o altri elementi di gioco. Noterete la mancanza di frenesia nelle mie opere VR, poiché mi sono concentrato più sull'ambiente: è un approccio vagamente squallido ma pittoresco. "

Nonostante le ambientazioni appaiano solitarie, durante le esposizioni Lek tende a creare delle installazioni nelle quali possono giocare più persone, mantenendosi in modalità single-player. Continua Lek:

"Quello che mi interessa è espandere il vostro campo visivo, avere un dispositivo che si concentri su qualcosa di molto dettagliato e specifico"

I progetti VR come Bonus Levels sono coinvolgenti per l'espansività, ma secondo Lek potrebbe essere più intrigante scoprire le scene poco alla volta.


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