La luce sugli oceani di M. L. Stedman

Creato il 27 maggio 2012 da Pupottina
“La pioggia diventa sempre più forte, e il tuono in lontananza brontola perché il fulmine non l’ha aspettato”
Solo un assaggio per introdurre un romanzo che ha tutti gli ingredienti per essere considerato un autentico capolavoro, un romanzo perfetto fatto di personaggi cui ci si affeziona proprio per le loro umane imperfezioni. Un romanzo sull’amore, sulla maternità, sul senso di colpa, sulla guerra, sulla morte, sulla giustizia, ossia su ciò che è giusto o sbagliato.A volte si fanno cose, credendo di non nuocere agli altri. A volte le si fanno per egoismo. In altre si crede o si spera che nessuno verrà a saperlo …ma quanto si potrà sopportare il senso di colpa?Spesso si crede di vedere negli accadimenti della vita coincidenze o segnali che il destino ci manda.È sempre molto difficile prendere la decisione giusta e a volte si è davvero convinti di averlo fatto, cioè di agire nel bene. La miseria umana emerge con tutta la sua prepotente consapevolezza in questo romanzo, scritto per essere apprezzato, compreso, per far riflettere intimamente il lettore che ne subisce gli eventi, vedendo se stesso e il proprio agire in quello dei personaggi. Si resta anche conquistati ed affascinati dall’ambientazione del romanzo: l’Australia, fatta di oceano, luce e spazio. Il periodo storico è di poco successivo agli anni della Prima Guerra Mondiale.Ci sono due madri che soffrono ed un’unica figlia, vista sia come dono sia come proprietà. “Sono la figlia che hai sempre voluto. Adesso sei tu mia madre. E nessuno lo verrà a sapere.”C’è un uomo che vuole fare sempre la cosa giusta, perché ne ha viste troppe sbagliate. C’è la guerra nel ricordo di tutti. La guerra che ha trasformato il loro modo di vedere la vita e di pensare al futuro. C’è un bellissimo faro dove si è costretti a vivere in solitudine, a contatto con la natura, e dove si rischia di impazzire per l’insopportabile isolamento, poiché lì tutte le emozioni si acuiscono, sia positive sia negative. Non mancano: l’amore, in tutte le sue forme; l’ossessione del ricordo; la psicologia che distingue fra giusto e sbagliato; il mistero di un noir; le indagini di un poliziesco; le fasi procedurali di un legal thriller; le potenti descrizioni che delineano la natura, attraverso vigorose e sfumate pennellate.C’è tutto in questo romanzo, intimamente psicologico, che è un reato non leggere.È uno di quei libri che influenzano la vita e che riescono introspettivamente a parlare al cuore e alla mente. I lettori ideali per questo libro sono sia uomini che donne. A ognuno questo libro può trasmettere qualcosa. Il lettore può essere d’accordo o in disaccordo con l’agire dei personaggi, ma non può non riflettere sulle scelte che prendono, immedesimarsi, commuoversi, comprendere e giustificare le loro motivazioni. “A volte la vita si dimostra dura. A volte ti dilania. E a volte, quando pensi che sia già successo il peggio, torna indietro a prendersi un altro morso.”
Voi, l’avete letto? Vi è piaciuto?Fino a dove si può spingere il desiderio di maternità di una donna? C’è disperazione più grande per una donna di non riuscire ad essere madre?I figli sono di chi li partorisce o di chi li cresce?È giusto ferire un’altra persona per proteggere qualcuno che ami?Può essere che a volte chiamiamo amore quella che in realtà è una forma di egoismo?Che cosa può essere giusto o sbagliato tentando di fare il bene dei bambini?

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