La luna

Da Sharatan


Nel firmamento è apparsa una Lunaè scesa dal cielo e ha rivolto a me lo sguardo.Come falco che strappa via un uccello che è predami rapì quella Luna e corse di nuovo nel cielo.E quando a me stesso guardai, più me stesso non vidi; perché, in quella Luna, il mio Corpo per grazia sottile s'era fatto anima pura!E quando viaggiai entro l'anima, non vidi che Lunafinché svelato fu tutto, della manifestazione, il mistero!I nove cerchi del cielo s'erano immersi in quella luna,e la barca dell'essere mio s'era tutta, in quel mare, nascosta.Si franse d'onde quel mare, e tornò la Ragionee lanciò il suo grido: così fu, così avvenne. Spumeggiò quel mare; e da ogni frammento di quella schiumadi qualcuno venne un disegno, venne di qualcosa un corpo,e ogni frammento di schiuma corporea che si mostrò da quel mare poi subito si fuse, e in quel mare entrò di nuovo;ma senza l'aiuto del Signore, del Sole divino di Tabriz,non si può vedere la luna, e non si può essere il mare.(Maulānā Gialāl al-Dīn Rūmī)

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