Ritratto ufficiale di Neil Armstrong per la missione Apollo 11, prima missione sulla Luna con sbarco umano. Crediti NASA.
La NASA gli ha dedicato la prima pagina del sito web. Non era mai successo prima: http://www.nasa.gov/externalflash/armstrong/index.html . Neil Armstrong ci ha lasciati.
“We are heartbroken to share the news that Neil Armstrong has passed away following complications resulting from cardiovascular procedures. Neil was our loving husband, father, grandfather, brother and friend.”
Queste le parole della famiglia che danno la notizia della morte del primo uomo a posare il suo piede sulla Luna. Neil Armstrong aveva 82 anni. Il 7 agosto scorso aveva subito un intervento al cuore e poche ore fa se n’è andato a causa delle complicazioni seguite a questo intervento.
Di tutti gli astronauti che negli anni Settanta passeggiarono sulla Luna, Armstrong è stato definito come il più riservanto e sfuggente, forse anche il più misterioso. Ma è certo che egli preferì la cattedra all’Università di Cincinnati come insegnante di Ingegneria Aerospaziale che passare il suo tempo a raccontare della sua missione in conferenze pubbliche, arricchendosi con calendari e interviste.
Era un astronauta che voleva fare semplicemente il suo lavoro.
Armstrong scende sulla Luna. Crediti NASA.
Vittorio Sabadin de La Stampa ha scritto oggi:
“I suoi silenzi, il suo volto con la barba incolta di otto giorni che si affaccia dall’oblò della navicella appena recuperata nel Pacifico, a guardare dall’altra parte del cristallo il presidente Richard Nixon senza un sorriso, ne fanno un eroe triste e malinconico, l’uomo che avrebbe potuto avere qualunque cosa sulla Terra e che rinunciò a ogni cosa perché aveva già avuto tutto in un luogo molto più lontano”.
He was the best, and I will miss him terribly.” — Michael Collins, Apollo 11 command module pilot.
L’impronta di Neil Armstrong sulla Luna. Ben visibile il piede destro dell’astronauta. Crediti NASA.
La Stampa, inoltre, oggi pubblica un articolo sulla Missione Apollo 11 dove, in un’intervista, Armstrong racconta delle difficoltà di raggiungere la Luna. Non erano ancora pronti per andarci, ma c’era l’a sfida con l’ex Unione Sovietica.
Questa intervista al canale australiano CPA, è una delle poche date da Armstrong dopo il viaggio sulla Luna
La gente ama le teorie di cospirazione, ed è vero che ne vennero fuori anche a proposito del nostro atterraggio sulla Luna. Ma io ero sereno, sapevo che prima o poi qualcun altro sarebbe andato lassù, e avrebbe trovato l’attrezzatura e la macchina fotografica, che avevamo lasciato noi». Neil Armstrong racconta la sua avventura con modestia, acume, e prospettiva da grande pioniere del viaggio umano nella conoscenza. «Con 800 mila persone che lavoravano per la Nasa, come si sarebbe potuto tenere il segreto?» scherza all’idea di una messa in scena. Armstrong ha 81 anni, e 43 ne sono passati da quando è stato il primo essere umano a mettere piede sulla superficie lunare, assieme al collega Buzz Aldrin. Ricorda i dettagli minuti sulle traversie tecniche che l’emozione e l’estrema tensione del momento hanno impresso nella sua memoria. Ed anche l’enorme soddisfazione per il risultato raggiunto, tecnico e ideale.
Ci racconta gli ultimi 12 minuti prima dell’allunaggio?
«Ci avvicinavamo e il computer di bordo ci stava mostrando dove la navicella sarebbe atterrata. Ma era un posto accidentato, brutto. Proprio al fianco di un cratere di circa 100-150 metri, con delle discese molto ripide coperte da pietre tonde enormi. Un luogo dove non era bello scendere».
Che cosa avete deciso allora?
«Arrivati a tre minuti dalla meta, sono passato alla guida manuale del mezzo, come fosse un elicottero. Dovevamo trovare un punto più agevole stando al di fuori del cratere. Siamo a 70 metri, vedo un’area più soffice. (Armstrong parla mentre sullo schermo corrono due immagini parallele: a sinistra il filmato reale girato dal velivolo, con la Luna che è sempre più vicina, a destra la mappa della stessa area, anch’essa in avvicinamento, come è riprodotta oggi da GoogleSpace). Sulla sinistra vedete la polvere che si sta sollevando… Sappiamo a questo punto che ci sono restati 20 secondi di carburante per finire il volo d’andata…. Ecco, questa è l’ombra della mia gamba che sta per toccare il terreno. Eagle è atterrata».
C’era tempo per emozionarsi?
«Per una stretta di mano… ma in quel momento sapevamo di essere a rischio per l’altissima temperatura. Il nostro pensiero era per i problemi termici che potevano venire fuori. Dovevamo essere pronti a risalire in tempo per ripartire, dopo quello che dovevamo fare lì».
Come piantare la bandiera americana sul suolo lunare… «Avevamo raggiunto in quel momento l’obiettivo che il presidente John Fitzgerald Kennedy aveva indicato. A quello pensai, mentre il presidente (Nixon, ndr) chiamò dalla Casa Bianca per complimentarsi. Dobbiamo riconoscere che questo traguardo non sarebbe stato raggiunto senza la concorrenza dei sovietici. Bisogna mettere quell’impresa nel contesto storico: un russo era già andato in orbita, noi avevamo mandato solo Alan Shepard, ma per 20 minuti. Fissare, come fece JFK, l’obiettivo della Luna con alle spalle solo 20 minuti di volo era al di là del credibile, su un piano tecnologico».
Ma andò bene… «Non era solo una corsa tecnica allo spazio. Allora c’erano due concezioni ideologiche sul futuro del mondo che si scontravano. E fu una gara che permise ad entrambi i nostri programmi di compiere ciò che è stato possibile. Mettemmo dai due lati della bandiera i medaglioni con i nomi dei nostri compagni della Nasa e degli astronauti russi morti nel corso della sfida cosmica fino a quel punto. Fu un momento di estrema tenerezza».
«Un piccolo passo per l’uomo ma un balzo gigantesco per l’umanità». Quando pensò a questa frase che disse, e che è poi rimasta il simbolo del successo di Apollo 11?
«Soltanto dopo che l’atterraggio era riuscito bene».
Nel viaggio non tutto era andato perfettamente però… «Beh, il computer aveva lanciato a un certo punto un allarme, mentre eravamo in fase di discesa. Sono momenti complessi, molte cose devono succedere contemporaneamente. Io non aveva capito di che cosa volesse avvisarci il computer, e chiesi aiuto alla torre di controllo sulla Terra. Non ci misero molto a risolvere il giallo, c’erano problemi di sovraccarico per il software, ma tutto era ok per ciò che riguardava la manovra di atterraggio».
Aveva avuto paura quando le fu chiesto se la sua squadra era pronta per partire?
«Sarebbe meglio aspettare un mese, dissi ai miei capi, ma siamo in una gara e bisogna prendere le opportunità quando ci sono. Siamo pronti. Sapevo che avevamo il 90% di chance di tornare vivi sulla Terra, ma solo il 50% di possibilità di atterrare con successo al primo tentativo».
Sul futuro delle conquiste spaziali cosa prova oggi, con il budget della Nasa per il 2013 tagliato del 38%?
«La Nasa è stato uno degli investimenti pubblici di maggior successo nel motivare gli studenti a far bene e a raggiungere ciò che possono raggiungere, ed è triste che stiamo oggi indirizzando il programma spaziale in una direzione che ridurrà l’entusiasmo per i giovani».
Traduzione di Glauco Maggi
Armstrong: “Non eravamo pronti alla missione Luna” – Disponibile su La Stampa: http://www3.lastampa.it/esteri/sezioni/articolo/lstp/455732/
Altre informazioni su:
NASA: http://www.nasa.gov/topics/people/features/armstrong_obit.htm
NASA Web Site: Statements on the Passing of Neil Armstrong: http://www.nasa.gov/topics/people/features/armstrong_statements.html
NASA: NASA Administrator Statement on Neil Armstrong’s Death- http://www.nasa.gov/home/hqnews/2012/aug/HQ_12-601_Bolden_Statement.html
NASA – Gemini VIII Crew – http://www.nasa.gov/topics/people/galleries/armstrong_nov1965.html
NASA Gallery: Official Portrait: http://www.nasa.gov/topics/people/galleries/armstrong_june1969.html
Corriere della Sera – immagini: http://www.corriere.it/gallery/scienze/08-2012/luna-neil-armstrong/01/-morto-niels-armstrong-primo-uomo-luna_29520f8a-eeeb-11e1-b570-4318918e88d8.shtml#2
La Stampa: http://www3.lastampa.it/esteri/sezioni/articolo/lstp/466457/
NASA Gallery – Space Medal of Honor – http://www.nasa.gov/topics/people/galleries/armstrong_oct1978.html
La Repubblica – Addio a Neil Armstrong, il primo uomo sulla Luna : http://www.repubblica.it/persone/2012/08/25/foto/addio_a_neil_armstrong_il_primo_uomo_sulla_luna-41481466/1/
La Repubblica – Neil Armstrong, quell’eroe banale che fece sognare una generazione: http://www.repubblica.it/persone/2012/08/25/news/armstrong_ritratto_crosetti-41488593/?ref=NRCT-41481374-1
Corriere della Sera: E’ morto Armstrong, primo uomo sulla Luna: http://www.corriere.it/esteri/12_agosto_25/morto-neil-armstrong-primo-uomo-luna_62d241f0-eee9-11e1-b570-4318918e88d8.shtml
Corriere della Sera – Nella Storia dell’uomo, lontano dalla ribalta: http://www.corriere.it/esteri/12_agosto_25/ricordo-armstrong-caprara_36c354c8-eeee-11e1-b570-4318918e88d8.shtml
Corriere della Sera -Speciale Luna: http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/speciali/2009/luna/
L’Apollo 11 è sulla Luna. Neil Armstrong è il primo uomo a mettere piede sulla Luna. La sua frase: “One small step for man, a giant leap for mankind” cambiò la storia dell’astronautica.
Un’intervista a Neil Armstrong, divisa in quattro parti, è disponibile su: CPA Australia: http://thebottomline.cpaaustralia.com.au . Risale all’anno scorso. Ringrazio il mio amico Roger Weiss della SAIC/NASA per il suggerimento.
Sabrina