La luna su Torino
Creato il 20 novembre 2013 da Veripaccheri
La luna su Torino
di Davide Ferrario
con Walter Leonardi, Manuela Parodi, Eugenio Franceschini
genere, commedia
Italia 2013
durata, 90'
A dispetto di un curriculum che lo ha visto non solo
regista ma anche talent scout, con rassegne che hanno fatto conoscere
in Italia le prime opere di un regista del calibro di Krzysztof
Kieślowski, Davide Ferrario nel corso della carriera ha mostrato un
approccio diretto e mai mediato rispetto alla materia dei suoi film,
sperimentando generi e formati sempre concentrati sul fattore umano e
sull'ambiente che lo influenza. Ed è proprio questo determinismo
energetico e geografico ad ispirare il suo nuovo lavoro intitolato "La
luna su Torino". Già il titolo è indicativo del connubio che sta alla
base del film: la capitale sabauda, ancora una volta protagonista dopo
le incursioni di "Tutti giù per terra" e "Dopo Mezzanotte", e poi la Luna, influenza celeste che sintonizza il mood
del racconto, conferendogli quel misto di romanticismo e levità di cui
sono intrise le esperienze dei tre protagonisti, due ragazzi e una
ragazza che si dividono una villa immersa nello splendido scenario della
collina torinese. Giulio quarantenne perdigiorno passa le sue giornate
tra una lettura di Leopardi ed escursioni in bicicletta per le vie della
città, Maria aspirante attrice è impiegata in un'agenzia di viaggi che
assomiglia a un club per cuori solitari e, inMettendo a frutto esperienza artistica - il documentario innanzitutto - e
motivi personali, Davide Ferrario riscrive a suo modo la mappa
urbanistica della città operando in una direzione di vera e propria
rivalutazione degli spazi abitativi. In questo modo i luoghi della
mondanità classicamente intesi, pur presenti, rimangono laterali per
fare largo a strutture di una Torino alternativa e post-olimpica che,
nel mix di prospettive sfuggenti e di geometrie avveniristiche, si
trasforma in puzzle surreale e cubista, in cui le divagazioni dei tre
personaggi diventano il mezzo per raccontare lo spirito di una città
proiettata verso il futuro - la metafora del 45° parallelo in cui Torino
si colloca e che la collega al resto dell'ecumene - ma saldamente
ancorata alla sua identità, presente nei ricordi e nelle abitudini dei
vecchietti che Giulio va a trovare durante i suoi raid quotidiani.fine, Mario, studente di
lettere che lavora in un bioparco dove animali e persone convivono in
piena armonia. Tutti e tre sono alla ricerca di qualcosa che gratifichi
le loro aspirazioni, l'amore probabilmente, il senso della vita
sicuramente.
In tale sipario la realtà si frantuma in un'esplosione di fantasie
pirotecniche in cui entrano in gioco suggestioni letterarie - non solo
quelle derivate dalle parole del sommo poeta mai come oggi così in voga,
ma anche di Giulio intento a scrivere il romanzo di una gioventù
percepita nella sua indeterminatezza - e passione cinefila, inserita
attraverso il personaggio di Maria, appassionata di cinema muto,
consumato con un'immedesimazione che prende forma nei trasfert ad occhi
aperti in cui la ragazza si sostituisce alle dive dello schermo per
sublimare i tormenti della sua irrequietezza.
Alle prese con un soggetto di sublime inconsistenza per l'esilità di una
trama che procede per assonanze sentimentali e slanci emotivi, "La luna
di Torino" dà vita a una piacevole anomalia, diventando poesia con una
profondità che si nutre di divertimento (basterebbe il filone dedicato
al rapporto tragicomico tra Giulio e le donne) e di una libertà di cui è
manifesto la sequenza d'apertura, quella che trasforma la ricognizione
notturna effettuata in assenza di gravità in una danza di traiettorie
che sembrano definire l'essenza stessa del film. Insieme a questo il
merito di aver proposto la novità dei volti di Walter Leonardi, Manuela
Parodi ed Eugenio Franceschini, perfetti nel convertire la freschezza
delle prime volte nella contagiosa ingenuità dei personaggi.
Passato al festival fuori
concorso, il film è stato molto applaudito al termine della proiezione.
Un buon auspicio per l'uscita nelle sale, annunciata per il marzo del
prossimo anno.
(pubblicato su ondacinema.it)
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