la macchia azzurra

Da Bimboverde
Parcheggio sul molo e non resisto alla tentazione di vedere l'albergone dove ho lavorato fino a due anni fa. La grande costruzione è figlia degli anni 50 e di una certa arroganza nel costruire un casermone di cinque piani praticamente sul bagnasciuga. L'imminente chiusura, sempre prorogata di anno in anno negli ultimi tempi ha privato il palazzo dei necessari lavori di restauro ed oggi, senza i piccoli ma efficaci interventi di piccola manutenzione , l'albergo è quanto mai fatiscente. La parietaria è cresciuta sulle grondaie, la grande bouganville sulla veranda esterna straborda qua e là, disordinata , in parte secca, in parte splendida. Il pavimento del grande porticato sulla spiaggia è coperto di foglie secche e sabbia. Ricordo una mattina quando appena terminato di lavare il pavimento di ceramica bianca mi si rovesciò il flacone del detersivo. Sulle piastrelle pulite la macchia azzurra del prodotto si spandeva veloce. La asciugai con dello scottex, risciacquando ancora con lo straccio ben strizzato. Sulla parete, in fondo, ci sono ora una sedia la panchetta bianca di un pattino e tre basi in cemento per gli ombrelloni. Piove