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La mademoiselle Dombreuil - Il Gattopardo raccontato dalle cameriere

Da Aperturaastrappo
La mademoiselle Dombreuil - Il Gattopardo raccontato dalle cameriereQuando arrivarono con le carrozze a Donnafugata, la più sudata era lei, mademoiselle Dombreuil, la francese che si occupa delle figlie del principe - si lamentava in continuazione, diceva parole che non si capivano...Poveretta, neanche aveva messo piede a terra che cadde lunga lunga,”i sali, portate i sali”, quelli che usa la principessa quando le vengono i suoi ”virticchi”.
Ci fu una gran confusione attorno alla signorina, per aiutarla a riprendersi, pure i ragazzini si avvicinarono per guardare, era bianca. Certo a lei  piace stringersi il busto di stecche di balena, tanto che vuole sempre aiuto per tirare i lacci, così stretti fino a farsi mancare il respiro , e perchè?  per  potere avere il vitino da vespa...Fissata!  “Chiamiamo il dottore di famiglia,che la signorina perde tempo a rinvenire”  -qualcuno disse “è malata!”Allontanarono tutta la gente che si era accalcata attorno al sofà dove era stata portata la mademoiselle, dopo un po'  il dottore disse “Signori miei,la ragazza incinta è!”La principessa Stella si fece il segno della croce, ripeteva “Gesùmmaria Gesùmmaria”. Come? E chi fu? E di chi è? E quando può essere stato, se passa tutto il suo tempo in compagnia delle principessine a insegnare buone creanze?Tutti si guardavano sbalorditi, i maschi dicevano io non c’entro niente.Appena rinvenne si rifiutava di rispondere alle domande, diceva solo ”rien, rien”. Era troppo stanca.Perchè quando si vuole sentire importante, la signorina, comincia a parlare in francese, fa la sofisticata.
Lo sanno tutti che il soldato, quello che fu ammazzato come un cane, si trovava nel giardino perché aveva un appuntamento con la svampita. Almeno, così si dice, io certo non ero presente! La finta babba tutta sospiri e svenimenti se la faceva col soldatino focoso. La sera salutava "Bonne nuit, mi ritiro nella mia stanza”, e invece se ne andava tra le rose, a farsi spampinare.
Mariella Cirafici

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