La magia del Natale in Alsazia

Creato il 14 dicembre 2014 da Blackcat80
In cosa consiste la magia del Natale?
A volte provo a spiegarmelo, e a capire quali siano gli ingredienti di questa bellissima alchimia stregata che per un mese all'anno passa spruzzandoci polvere dorata negli occhi e ci avvolge con un caldo mantello rosso.
Chi più chi meno, finiamo tutti per esserne contagiati, come un'influenza di stagione con effetti collaterali solo positivi (a parte qualche chilo di troppo alla fine del tour de force di cenoni, magari).
Va bene, ok, non tutti tutti subiamo il contagio. C'è chi ne è immune e c'è anche chi ne è allergico - e io, nella mia natura alternativa e talvolta bistrattata di gatto nero, sono sempre solidale ed anche un po' ammirata da chi si ritrova ad essere contro corrente e a non amare qualcosa che tutto il resto del mondo adora. Credetemi, non è cosa facile.
E' un ruolo che spesso ricopro anch'io. Ad esempio non mi piace la Coca Cola e detesto andare dal parrucchiere.
Però, ecco, invece l'epidemia natalizia puntualmente colpisce anche me: mi addobba l'anima a festa, con qualcosa che non so bene spiegare, ma che è luminoso, caldo ed euforico.
Non so bene come ci riesca, ma in fin dei conti il bello della magia sta anche nel fatto che non si riesca a razionalizzare, ad analizzare.
La magia non si spiega, la si vive solo e ci si lascia avvolgere, rapire da essa, con l'ingenuità e la sincerità di un bambino.

Colmar

Quest'anno, per vivere meglio la magia del Natale, ho deciso di andarla a cercare in uno dei quei posti in cui sembra brillare in maniera più calda ed intensa, in uno di quei posti in cui si ha l'impressione che abbia origine.

Colmar


E l'Alsazia, non appena la vedi, capisci subito che è una terra che non è solo fonte di magie, ma è magia essa stessa.
Viaggiando ho scoperto che spesso sono i luoghi che sono sospesi a metà fra due mondi, i luoghi la cui storia ha fatto loro assumere identità diverse lungo il corso dei secoli, ad essere maggiormente affascinanti, ad avere una personalità più marcata ed intrigante.
L'Alsazia vive in terra di Francia da ormai diverse centinaia di anni, ma è anche figlia della Germania - e questo non solo si sente, nel suo dialetto molto vicino alla lingua tedesca, nella sua cucina carica e concreta; ma si vede anche, nell'architettura e nella conformazione urbana dei suoi villaggi e del cuore antico delle sue città, che è come un tratto somatico che rivela, con certezza e fierezza, le sue radici diverse.
E forse è proprio questo il segreto della sua bellezza: la fiaba gotica della vecchia Germania ingentilita dai colori pastello della dolce Francia.

Colmar

Sì, perché l'Alsazia non è solo affascinante, è proprio bella.
Bella come un incanto, come qualcosa che pensavi non esistesse più, come una storia che esiste da tanti anni e che col tempo si è trasformata in fiaba.
Le mete del nostro viaggio sono state tre: Strasburgo, Colmar e Riquewihr - e, quando mi chiedono quale mi sia piaciuta di più, anche adesso, con il distacco di qualche giorno di distanza, mi viene difficile rispondere.

Riquewihr

Sono come tre sorelle, uguali eppure diverse, ognuna con il proprio carattere, ognuna con la sua personale declinazione della stessa bellezza.
Una bellezza fatta di case a graticcio, una tavolozza di colori pastello, vicoletti di pietre, cortili che nascondono interi piccoli mondi, canali d'acqua che ne tessono la fisionomia, lampioni che la tinteggiano d'oro.
Una bellezza vista su tre scale diverse: rispettivamente, grande città, piccola città, paesino - e in ognuna di esse adattata alla giusta dimensione.

Colmar

Ma, dicevamo - la magia del Natale.
La bellezza dell'Alsazia è la prima magia che ti colpisce, ma in questi giorni ad essa si somma, si amalgama anche quest'altro incantesimo - e si potenziano a vicenda, amplificando l'uno il calore dell'altra.
Le case a graticcio, con gli scuri di legno dipinto intagliato a cuore, sembrano fatte apposta per ospitare gli addobbi natalizi, e fanno a gara, con nastri rossi, stelle di legno, orsi di peluche e rami spogli dipinti di bianco, a chi realizza meglio l'incantesimo.

Colmar

I mercatini di Natale che ci sono qui, dicono, sono fra i più belli d'Europa.
E di sicuro i vicoletti di queste cittadine incantate gli fanno da cornice perfetta - una cornice più preziosa del quadro stesso, e che pertanto ne valorizza ancora di più la bellezza. Un po' come una bellissima scatola piena di dolci: una volta terminati i dolci la scatola rimane, e rimane la sua bellezza.
La folla, nel weekend dell'8 dicembre, è tanta, e fra le bancarelle ci si infila come in una processione, procedendo lentamente e sgusciando fra le giacche ed i cappotti per guadagnare un posto in prima fila ed ammirare le palline di vetro dipinte a mano, i lavori artigianali su legno e cuoio, i cibi tipici alsaziani.
Il pungente freddo invernale è stemperato dal calore delle caldarroste e dal corposo profumo speziato del vin chaud.

Strasburgo

Fra gli stand si può spizzicare un assaggio della cucina locale.
L'Alsazia ha decisamente imparato a cucinare dalla sua mamma tedesca, ma ha raffinato le sue ricette originali declinandole con un tocco di francesità, per accontentare il palato del suo papà gallico.
Le bancarelle offrono vaschette di choucroute, cavoli fermentati con salsicce e carni di maiale affumicate, e tagli di tarte flambée, una focaccia sottile guarnita con una pioggia di cipolle, formaggio e pancetta.
La dolcezza la si trova con un morso di kougelhopf, torta lievitata dalla forma di un budino, fatta con mandorle e frutta secca; e poi nei mannelle St. Nicolas, brioche con pepite di cioccolato a forma di omino.

Mannelle St. Nicholas (e kougelhopf sullo sfondo)


E mentre giro fra le luci e gli addobbi, mentre assaggio le dolcezze dell'Alsazia e mi riempio le narici del profumo di spezie, forse comincio ad individuare alcuni degli ingredienti che compongono la ricetta della magia del Natale.
Di sicuro c'è del colore rosso, di sicuro c'è un pizzico d'oro. C'è un sapore antico e la spontaneità di un sorriso. C'è il profumo di cannella e di arancia, la voglia di stare in mezzo alla gente ed il calore del fuoco. C'è il saper tornare bambini e la luce tenue ma incantata di una candela.
E, certo, poi c'è anche un ingrediente segreto - perché tutto questo da solo non basta.

In un cortile di Colmar

O, forse, come spesso accade nella chimica, che è un po' anche una magia, l'ingrediente segreto è dato dall'interazione di tutti questi altri ingredienti...

Strasburgo



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