Londra, 7 aprile 2013 – La Pirelli e’ sotto l’occhio del ciclone a causa dell’alto degrado delle coperture previste per il campionato 2013. Ma l’azienda italiana non ha fatto altro che rispettare le direttive della FIA.
Pero’ c’e’ un team che piu’ degli altri e’ riuscito a capire il funzionamento delle gomme Pirelli per il 2013, riuscendo a mettere in piedi una monoposto che riesce a sfruttare a meglio il carico aereodinamico senza un consumo eccessivo delle gomme stesse.
Questo team e’ la Lotus.
Per capire come hanno fatto, bisogna partire da come sono fatte le gomme Pirelli quest’anno. La gomma e’ stata progettata per essere piu’ resistente nella parte laterale mentre la zona centrale del pneumatico e’ stata resa piu’ rigida. Il risultato finale e’ uan gomma piu’ pesante rispetto a quella dell’anno scorso ma che offre un maggiore superficie di adesione alla pista. Con una mescola modificata rispetto all’anno scorso e resa piu’ morbida ecco che il degrado risulta maggiore.
Qualcuno, come la Red Bull, ha accusato la Pirelli di penalizzarli in quanto il loro forte carico aereodinamico porterebbe ad un maggior attrito della gomma sull’asfalto e di conseguenza un maggior consumo. Questa almeno la tesi espressa da Horner e Vettel. Una tesi che non sta molto in piedi, perche’ in teoria le monoposto con minor carico aereodinamico dovrebbe consumare le gomme meno. Cosa che in realta’ non succede perche’ una monoposto con minor carico aereodinamico scivola molto di piu’ sulla pista, contribuendo far surriscaldare la parte centrale del pneumatico e quindi portando la gomma a consumarsi molto in fretta.
Un’eccezione sembra essere quella appunto della Lotus. La monoposto di Enstone sembra infatta aver trovato il giusto compromesso tra un buon carico aereodinamico e un ottimale consumo della gomme. In particolare la Lotus E21 sembrerebbe essere in grado di dissipare il calore creato dal carico aereodinamico in una maniera molto graduale.
Qualcuno potrebbe dire che sono stati avvantaggiati dal fatto che la Pirelli usa una Renault R30 per i test, i cui dati sono controllati dalla Lotus stessa. Ma questo non ci sembra una giustificazione valida, in quanto i dati che potrebbero uscire dalla R30, una delle monoposto meno riuscite del team di Enstone, non sono utilizzabili per il set up della E21, essendo le due monoposto sostanzialmente diverse.
Vedremo cosa succedera’ nelle prossime gare, ma di certo la Ferrari e la Lotus si opporranno ad ogni possibile cambiamento della composizione delle gomme, cosa che invece la Red Bull sarebbe intenzionata a proporre.