Così Baudelaire (Il vino degli straccivendoli), Hikmet (Prima che bruci Parigi), Rainer Maria Rilke (La pantera), Jaques Prèvert (Paris di notte), Allan James Saywell (I Love Paris In The Springtime) e fra gli altri, non ultima, la nostra Maria Luisa Spaziani (Sono venuta a Parigi per dimenticarti).
A partire dal diciannovesimo secolo, infatti, la Ville Lumiére si trasforma in un vero e proprio laboratorio creativo a cielo aperto, punto di incontro nevralgico dei maggiori percorsi artistici e letterari del vecchio e del nuovo continente. Significativa a tal proposito è la celebre frase di Nietzsche: “Come artista, un uomo non ha altra patria in Europa che Parigi.”
La creazione della Maison de la Poésie nel famoso quartiere di Les Halles, a pochi passi dal maestoso Centre Pompidou, dimostra come questa “attenzione” di Parigi e dei Parigini nei confronti della Cultura e della Poesia in particolare non sia mai venuta meno, nemmeno in tempi recenti. Costruita nel 1979 insieme al bizzarro Musée de l’Holographie e al più famoso Pavillon des Arts sui resti del vecchio mercato – il “Ventre di Parigi” di Zola, dove scaricatori e pescivendoli lavoravano di notte per rifornire i cittadini con i migliori prodotti provenienti da tutto il territorio francese – La Maison de la Poésie si presenta esternamente come un edificio in legno, che ricorda vagamente i teatri shakesperiani inglesi, ed apre quotidianamente le sue porte a chiunque voglia assistere a spettacoli, conferenze, reading poetici e presentazioni di libri. Le novità, le sperimentazioni, gli approfondimenti poetici sono tutti lì, a rue Saint Martin 157 – Passage Molière (Metro Rambuteau – RER Les Halles). Per conoscere il programma della stagione 2010-2011 è possibile consultare il sito:
http://www.maisondelapoesieparis.com/