Lunedì 28 Febbraio 2011 20:14 Scritto da chiara
Anubis era il dio della necropoli ed era rappresentato come un uomo con testa di sciacallo preposto ai riti funerari e alla mummificazione. Il suo compito era quello di accompagnare il defunto al cospetto del dio Osiris, padre di Anubis stesso.
E’ bene ricordare che lo sciacallo, animale pericoloso del deserto, cercava prede nei cimiteri e nei luoghi dove i defunti venivano imbalsamati.
Il nostro archeologo, di nome Abir, si fece accompagnare dal suo amico egittologo Rufus.
Arrivati in Egitto si diressero nel tempio di Anubis e qui per giorni, setacciando ogni piccola parte, cercarono il famoso anello magico.
Trovarono però un sarcofago dietro ad una grande statua del dio Anubis che riportava una scritta. L’esperto Rufus decifrò quei geroglifici .
- “Che cosa c’è scritto?” chiese con insistenza Abir al suo fedele amico.
-“C’è un codice di cinque lettere e una scritta enigmatica che dice:
"Se Osiris ti ordina, tu non esitare, ma in altre circostanze tu non entrare”.
-“Non conosco la crittografia, ma questa frase a me risuona come una sorta di avvertimento.”-disse Rufus al suo collega.
Tuttavia la curiosità del professor Abir era più forte, lentamente aprirono il sarcofago e lo stupore fu grande nel vedere il famoso anello magico incastonato al dito di uno scheletro mummificato. All’interno della tomba trovarono un libro magico per il defunto e vari amuleti tipici degli antichi Egizi.
Quando Abir prese l’anello si sentì un forte boato, ma solo quando tentò di prendere il grosso scarabeo posto sul cuore della mummia fu risucchiato magicamente dalla mummia stessa.
Da allora non si seppe più nulla del professor Abir, ma la leggenda narra che la maledizione colpisce ancora ogni volta che la tomba viene aperta……..