La Maledizione di Ondine by Valentina Barbieri

Creato il 22 ottobre 2013 da Anncleire @anncleire

Ho ricevuto un eARC di questo libro direttamente da Valentina Barbieri in cambio della mia onesta opinione. La Ringrazio immensamente per questa opportunità.

Rimango in attesa, pensando a cosa dirle. Impugno il pomello e sussurro: «Quando attraversi le porte che separano il mondo dei vivi da quello dei morti, devi essere sicura di poter tornare indietro…»

Lysandra si ferma un istante sulla porta, ma poi con un’espressione stupita e derisoria si allontana.

Certe volte è strano come alcuni libri arrivano nella tua vita. Da Book Blogger me ne capitano di tutti i colori, ma effettivamente in questo caso è stato tutto parecchio strano. “La Maledizione di Ondine” mi è stato donato direttamente dalla sua autrice in una mail in cui credeva che fossi una recensitrice americana o comunque di lingua inglese, quando abbiamo risolto l’inghippo ho scelto di leggere il libro nella mia lingua, in italiano, nonostante per me sia insolito. E sono felice di aver accettato l’offerta, perché altrimenti non avrei mai letto questo storia, una storia a cui non avevo dato neanche un soldo di fiducia e che invece mi ha colpito immensamente e mi è piaciuta molto.

Ondine è una giovane sensitiva in grado di percepire una dimensione in cui gli spiriti vagano, anelando il modo per tornare nel mondo dei vivi. Cercando una spiegazione razionale e scientifica, Ondine, insieme all’amico Francesco, indaga su eventi paranormali. La verità inizia a venire allo scoperto quando a Londra incontra Benjamin Law, un giovane e affascinante prete in grado di passare dall’Altra Parte. Grazie a lui, Ondine viene a conoscenza di oggetti posseduti e assiste a un terribile esorcismo. Le informazioni su un antico Ordine dei Guardiani portano Ondine e Benjamin a Praga, alla disperata ricerca di Lysandra Novacek, l’ultima discendente della famiglia a capo dell’Ordine. Tra spiriti e luoghi antichi, Ondine viaggerà per l’Europa, affrontando le sue più grandi paure, compresa quella di un amore così forte quanto impossibile.

Una delle cose che più mi ha colpito durante la lettura, e me l’ha fatta apprezzare immensamente è il mix perfetto che la Barbieri è riuscita a creare tra vari fenomeni paranormali e non e creare una storia che abbia un senso, originale e incredibilmente ben costruita. Non è facile in un mondo editoriale, come quello del paranormale, creare un libro che si distingui dalla massa. In questo caso non solo non avevo mai letto niente di simile ma mi sono lasciata impressionare e guidare, senza mai perdere la fiducia e anche nei momenti di maggiore dubbio, quando avevo il “WTF?” sulla punta della lingua, sono riuscita a rimanere nella storia. E questo non me lo sarei mai aspettata.

È Ondine stessa che racconta la sua vicenda in prima persona, anche lei non ha tutte le risposte e veniamo a conoscerle pian piano, insieme a lei, mentre incontra nuovi personaggi e scopre nuove vicende. Mentre inizialmente avevo la sensazione che si trattasse di una storia senza capo né coda, mi sono resa invece conto che è tutta ha perfettamente senso e anche quando ci troviamo di fronte all’inspiegabile, abbiamo la calma di Ondine a rassicurarci. Anche la copertina, che in un primo momento mi è sembrata assurda, finisce per essere perfetta, appena qualche carta viene smossa. Non è la classica storia di fantasmi, questi ci sono, hanno varie intenzioni, e Ondine in qualche modo è una sorta di Melinda Gordon, la protagonista di Ghosts Whispers. Fin da bambina ha lottato per non farsi rinchiudere e ha sempre cercato di trovare un equilibrio nella sua vita. Studentessa universitaria, cerca di continuare medicina, in una Milano famigliare, con un contorno di quelli che si possono incontrare quotidianamente nella nostra vita, eppure si ritrova ad immergersi in un’Altra Dimensione, e quando per le vacanze pasquali si reca a Londra ecco che alcuni pezzi vengono a fondersi e in qualche modo si viene a scoprire qualcosa sulla vera natura delle capacità di Ondine. Tra scienza e paranormale, realtà e mondo fantastico, Ondine non è sola. Anzi è accompagnata dal suo fedele amico Francesco, che conosce fin dall’infanzia e le è rimasto sempre accanto, anche quando tutti la tacciavano come pazza. Un ragazzo carino, esperto di computer, che  in qualche modo le fa da assistente e le trasporta l’attrezzatura ed è capace di divorare qualunque cibo gli venga messo davanti. Ma ciò che colpisce di lui è proprio la sua fedeltà, il suo esserci, sdrammatizzando e sostenendo Ondine anche in momenti in cui non è poi così scontato essere presenti. Ma ovviamente abbiamo anche il lui della situazione, un lui che non ci saremmo mai immaginati e che inizialmente sembra solo una comparsa di poco conto, ma, che in breve, diventa un punto di riferimento importante.

Dal ritmo serrato e pieno di azione, questo libro non delude e anzi offre molti spunti di riflessione per chi mantiene la mente aperta e non si lascia intimorire.

Il particolare da non dimenticare? Uno specchio…

In un viaggio che vi porterà in giro per l’Europa, da Londra a Bucarest, passando per Praga (una delle mie città preferite) questo libro è un paranormale pieno di fascino e intense emozioni e anche un pizzico di romance che non mi sarei mai aspettata. Ben scritto e ben congeniato è una di quelle storie a cui si continua a pensare anche una volta chiuso il libro, perché si desidera sapere come prosegue. Primo volume di una trilogia, “I Portali dei Guardiani” non vedo l’ora di  mettere le mani sopra al secondo, di cui al momento non si conosce né il titolo né la cover.

Buona lettura guys!

 

Volete sapere qualcosa di Valentina Barbieri?


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