La Mano Di Gloria (introduzione parte 1) – Renato "Mercy" Carpaneto

Creato il 06 giugno 2014 da Maxscorda @MaxScorda

6 giugno 2014 Lascia un commento

Potrebbe essere uno dei libri piu’ importanti di tutti i tempi.
Facile scriverlo mi si dira’, con quale autorita’ lo decreto, da quale pulpito mi ergo per sentenziare sulla letteratura universale.
Io lo dico, ugualmente per il resto fate voi.
Certo e’ che l’operazione merita attenzione, qualche domanda deve porla, un minimo di curiosita’ deve pur destarla.  Renato Carpaneto innanzitutto, Mercy per come e’ universalmente conosciuto.
Egli e’  voce,penna e ideologo degli "Ianva", storica band genovese di neofolk, definizione riduttiva per definire un gruppo che nelle parole e nella tradizione musicale Occidentale trova la sua miglior definizione per quanto anch’essa non esaustiva.
Difficile spiegare il loro lavoro, la cura maniacale dei testi rigorosamente in rima e gli album come concept di vecchio stampo che rimandano al prog anni ’70 e ad una cantautorato affine al gusto della narrazione che in De Andre’ ma non solo, hanno riferimento.
Questa parrebbe un’introduzione tutto sommato superflua, non fosse che non solo ritroviamo nel libro gli spunti e i concept dei precedenti lavori musicali degli Ianva, rielaborati o meglio contestualizzati ma de "La mano di Gloria" esiste un album che sintetizza i momenti salienti della storia.
Ancora pero’ non ho detto niente eppure il legame tra il progetto musicale e il libro e’ talmente stretto da sembrare l’uno funzionale all’altro pur restando indipendenti, quindi sarebbe bene conoscere entrambe le produzioni per meglio comprendere l’opera gia’ di per se’ complessa se nel computo s’includono le oltre 2000 pagine divise in tre volumi.
Gia’ 2000 pagine. Forse non sara’ il romanzo piu’ lungo mai scritto ma di certo si piazza ai primi posti.
Sarei disposto a scommettere che mai una autore abbia esordito con tanta imponenza e se c’e’ stato qualcun altro, di sicuro Mercy e’ in scarsa compagnia. No, egli non e’ megalomane ma ha coraggio da vendere questo si.
D’altro canto e’ importante capire che queste sono pagine necessarie per raccontare una storia le cui origini si perdono nell’alba della civilta’ e trovano compimento nel futuro, piu’ precisamente nel 2029 e proseguono ancora oltre. Per dimensione e struttura nonche’ molti punti di contatto, penso a "La rivolta di Atlante" di Ayn Rand, forse unico precedente accostabile soprattutto nell’idea di costruire un grande romanzo attorno ad una affermazione forte che si potrebbe senza troppa esitazione, definire filosofia. Conoscendo Mercy, per quanto si possa conoscere un artista oltre il suo lavoro e le sempre straordinarie e spesso articolate interviste, si capisce che la questione non e’ raccontare una storia quanto vestire un’idea con abiti riconoscibili per il piu’ vasto pubblico possibile, esattamente quindi come fece la Rand anni prima e cio’ che valse per ella, ovvero ritrovare i pensieri, le considerazioni, le riflessioni, finanche la soluzione al racconto che in realta’ e’ il racconto di tutti noi, del nostro presente proiettato non troppi anni in avanti.
Si perche’ concettualmente l’operazione e’ semplice, geometrica direi dal momento in cui Mercy prende il passato e su di esso pone un punto, altrettanto fa col presente e come tutti sappiamo, per due punti passa una sola retta ed ecco che la linea ideale di congiunzione ci proietta in un temibile futuro possibile, purtroppo probabile.
La grandezza dell’operazione pero’ non e’ limitarsi a narrare ma in qualche modo far aprire gli occhi su quanto sta avvenendo e senza limitarsi a questo, cercare di capire come evitarlo.
E’ una chiave di lettura s’intende ma per chi lompreferisce, c’e’ solo un bel libro da leggere.
In una nazione nella quale il 46% della popolazione non legge piu’ di un libro l’anno e la restante nemmeno quello, da autore non allineato percio’ volutamente ignorato se non osteggiato dalle grandi forze che governano la "cultura" nostrana, un primo libro cosi’ e’ una sfida da temerari e definire Carpaneto "coraggioso" non e’ esagerato e tantomeno sbagliato. Queste pregiudiziali gia’ basterebbero a far desistere chiunque dal leggere ma l’autore rincara la dose e con cio’ si inizia ad intravedere uno schema attorno al suo operato, un disegno che guarda caso, in qualche assorbe il lettore all’interno del computo della storia.
Ma per questo rinvio al prossimo post. Si perche’ l’opera e’ eccezionale ed eccezionale sara’ il mio scriverne ovvero oltre questa introduzione, vi sara’ una seconda parte e  altri tre rimandi ai rispettivi volumi.
Un’ultima segnalazione. Il libro e’ acquistabile unicamente sul sito ufficiale a questo link.
Segue >>>

La Mano Di Gloria (introduzione parte 2)
La Mano Di Gloria (Libro 1)
La Mano Di Gloria (Libro 2)
La Mano Di Gloria (Libro 3)

Dove acquistare "La mano di Gloria"
Ianva – Pagina ufficiale
La mano di Gloria – Blog
Presentazione YouTube


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