In effetti l’Italiano non si indigna, è un dato di fatto. Se fosse capace di indignazione, se fosse capace di un ragionamento politico non dico complesso ma semplice e lineare non ci sarebbero stati tanti anni do governo Berlusconi. Questi scellerati che ci hanno portato ad un passo dalla sciagura sarebbero a far altro da un pezzo. E invece sono loro stessi a dover porre rimedio alla propria inettitudine. Quali speranze abbiamo di salvarci?
Non che la prospettiva di un governo “tecnico” o delle larghe intese possa essere di molto migliore se nello stesso dovessero confluire gli stessi squallidi personaggi che siedono ai posti di potere di questo disgraziatissimo governo. E, francamente, nemmeno nelle file dell’opposizione si vede tutta quest’abbondanza di menti eccelse. Ma un cambiamento ci vuole. Almeno per senso di giustizia.
Un governo normale di un paese normale di fronte ad una disfatta di questo tipo non esiterebbe un istante di fronte alla necessità di dimettersi. Ma questi nicchiano, danno la colpa al disfattismo della sinistra e confidano nel dabbenismo e nel menefreghismo degli Italiani.
Nel contempo varano una manovra che non avrebbe dovuto “mettere le mani in tasca agli Italiani”. E in effetti non lo fa: strappa direttamente via tutti i pantaloni.
Luca Craia