La mappa anatomica dei trigger points a portata di smartphone

Creato il 11 aprile 2015 da Mobimed @mobimed

Articolo a cura di David di Segni – MDM Fisioterapia – Roma

In tutto il mondo esistono varie tecniche riabilitative, per risolvere la gran parte delle problematiche dolorose.

Purtroppo nessuna tecnica riabilitativa può definirsi universale e i fisioterapisti, che si trovano a tentare di risolvere un problema con un paziente, sono costretti prima a farsi un idea della problematica mediante dei test specifici e poi scegliere la metodica riabilitativa migliore.

Con un po’ di ritardo rispetto alla pubblicazione del testo di riferimento Travell and Simons sui dolori muscolari e miofasciali, anche in Italia si è iniziato a parlare dei trigger points e del loro trattamento. Tale scoperta e sopratutto la mappa corporea con atlante di irradiazione ha permesso di sviluppare numerose tecniche di trattamento.

Cosa sono i trigger points?

Il trigger point consiste in un area circoscritta di muscolo o fascia (chiamata anche banderella palpabile), che risulta dura e sopratutto dolente durante la palpazione. Quando il terapista tocca mediante digitopressione proprio il trigger point provoca un dolore intenso. Spesso il dolore evocato si irradia a distanza dal punto toccato, provocando ed evocando il dolore che il paziente lamenta da tempo.

Il trattamento di tali trigger points risulta molto valido utilizzando la digitopressione, aghi (dry needling) o strumenti fisici come le onde d’urto o la tecarterapia.

I nostri amati smartphone possono venirci incontro quotidianamente grazie alla disponibilità di un’app molto interessante chiamata Muscle Trigger Points Anatomy, sviluppata dalla Realbodywork.

Questa app in lingua inglese è disponibile per piattaforma Apple iOS, Android, Amazon KindleWindows Phone.

Il layout di Muscle Trigger Point Anatomy è molto semplice, ma al contempo molto funzionale.

Viene presentato anteriormente e posteriormente il corpo umano e suddiviso in aree di interesse. È possible così cliccare sull’area interessata e analizzare il singolo trigger point  con l’area di dolore irradiata.

La versione per Mac OsX presenta anche indicazioni sul tipo di trigger e la descrizione, oltre ad altre informazioni utili.

Questa utile app costa 2,19€ per tutte le piattaforme e sono, a mio avviso, un giusto prezzo per uno strumento fondamentale nella pratica quotidiana di ogni fisioterapista che conosce la materia o che vuole approfondire i trigger points. Risulta utile anche nella diagnosi e sfruttare le aree di riflesso del dolore spesso fa la differenza.


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