Nel corso della manifestazionemoltissimi artisti suoneranno per aprire le orecchie a politici ed economisti esprimendo il loro talento e raccontando le loro esperienze all’estero in cui hanno tenuto alto il nome dell’Italia. L’arte come risorsa, la creatività come volano per uscire dalla crisi e come strumento per alleggerire la pesantezza di un momento storico che intristisce e abbrutisce.
Da sempre il jazz è l’emblema dell’incontro e del confronto tra più culture, è il simbolo della libertà d’espressione. Poi negli anni ’30, nel periodo della Grande Depressione americana, lo swing fu la musica più ascoltata e ballata arrivando fino in Europa come simbolo di gioia e divertimento, indispensabile per affrontare un momento storico buio e difficile. Vero è che la patria del jazz è New Orleans prima di tutto, ma ancora più vero è dover constatare che il jazz è la musica del XX secolo: musica in continua evoluzione ed ovunque nel mondo. L’Italia, oggi più che mai, ha dei protagonisti che hanno saputo sposare questo fenomeno e contaminarlo con la nostra cultura, rendendolo unico. Parliamo di eccellenze ed è bene che come tali restino a casa e da qui contagino il mondo con i nostri colori. Una maratona per mettere nero su bianco quei “criteri di qualità” che fanno la differenza in un paese sbiadito anche da una politica che punta il dito solo su tecnicismi economici. Una maratona per dire che la crisi può suonare bene e portare quel cambiamento a cui tutti auspichiamo. Una maratona per uscire dalle polemiche degli ultimi giorni e dimostrare con concretezza che il jazz italiano c’è! Musicisti ed addetti ai lavori non chiedono più di quello che hanno avuto fino a ieri. Invitano alla “conservazione” di quello che c’era e all’attenzione, da parte delle istituzioni, per quello che c’è. Pretendono, questo sì, di essere “ascoltati” e “non dimenticati” ma soprattutto “possibilmente incoraggiati”.
Magari in tempi di crisi il jazz potrebbe svelarsi come fonte di ricchezza non solo culturale. Con i giusti incoraggiamenti, il jazz si potrebbe rilanciare come importante e prestigiosa risorsa economica per l’Italia. CASA DEL JAZZlunedi 26 novembredalle ore 18 (sala concerti)lunedi 26 novembredalle ore 18 (sala concerti)IL JAZZ E’ CULTURA ITALIANA!Il jazz italiano c’è e suona benissimoMARATONA JAZZ alla Casa del JazzIngresso libero sino ad esaurimento posti
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