Può raggiungere un’altezza di 90 cm. Le foglie sono divise in basali (spatolate con i margini seghettati) e superiori (profondamente incise).
Si coltiva con successo sia in piena terra per abbellire il nostro giardino, che in vaso.
Concimazioni
E' utile intervenire con fertirrigazioni bilanciate (1:0,5:1 in inverno e 1:0,5:2 dall’inizio di febbraio) a concentrazioni del 1-1,5 ‰ nella fase centrale del ciclo e anche 2 ‰ in quella finale. Periodicamente si integra la fertirrigazione con microelementi e chelati di ferro e magnesio per favorire lo sviluppo ed avere una buona colorazione fogliare.
Segue la guida per la coltivazione delle margherite in vaso, dalla semina alla riproduzione per talea, alle cure colturali, dalla concimazione alla cimatura e innaffiatura, dal rinvaso alla protezione dalle condizioni climatiche avverse, alla difesa dagli attacchi dei parassiti animali e vegetali.
Condizioni climatiche ideali:
prediligono un clima caldo-temperato ed un’esposizione soleggiata per almeno 5-6 ore al giorno. Temono le condizioni climatiche estreme, con temperature che scendono di 6-7 gradi sotto lo zero. In presenza di tali eventi, vanno riparate in serre non riscaldate. Per la coltivazione in vaso, quest’ultimo può essere collocato sia sul balcone, dove la pianta potrà usufruire della luce diretta del sole, che in un angolo della casa bene illuminato, possibilmente con una temperatura prossima ai 16- 18° C.
Caratteristiche del terreno: risulta indicato un terreno sabbioso, con un PH acido - neutro, asciutto, fertile ricco di humus e ben drenato.
Scelta del vaso: il mercato offre diverse tipologie di vasi che differiscono per forma, grandezza e materiale.
Per le margherite va bene ogni forma, da quella quadrata a quella rettangolare o circolare. Anche il materiale può essere scelto in base al gusto personale: terracotta, legno, cemento e graniglia, ceste di vimini, anche se sono da preferire quelli in plastica, più economici e leggeri, facili da spostare. Circa le dimensioni, se si opta per un vaso circolare il diametro non deve scendere al di sotto dei 18-20cm.
Riproduzione delle margherite: preferibilmente per semina, oppure per talea.
Per semina. Il periodo migliore per la semina va da fine inverno-inizio primavera, febbraio-marzo. Una volta scelto il vaso, coprite i buchi sul fondo con piccoli sassi o frammenti di coccio per drenare l'eccesso d'acqua e riempitolo con il terriccio fino a pochi cm dal bordo.
Distribuite i semi e copriteli con un sottile strato di terreno.
Procedete con una leggere innaffiatura con uno spruzzatore per evitare di modificare la distribuzione dei semi.
Coprite il vaso con un foglio di plastica trasparente fino alla germinazione.
Le nuove piantine saranno pronte per essere estirpate e piantate nella dimora definitiva nella seconda metà della stagione primaverile.
Per talea.
Per lo scopo, si utilizzano alcune parti della pianta esistente (cima del germoglio o parte mediana del germoglio) tagliate e collocate nel terreno per favorirne la germinazione. I periodi migliori per la riproduzione per talea coincidono con le stagioni fresche, autunno e primavera. Per la margherita la lunghezza ottimale delle talee é prossima ai 10-12 cm. In attesa dell’impianto, per impedire che le talee appassiscano, si consiglia di metterle in acqua o di bagnare le foglie di tanto in tanto. Ogni talea necessita di un proprio vaso. Non esporre le talee alla luce diretta del sole.
Annaffiatura:
le margherite vanno innaffiate con regolarità durante la stagione vegetativa, da marzo a settembre, per ridurre man mano gli interventi passando all’autunno, quindi all'inverno.
Come per tutte le piante si annaffia quando il terreno risulta completamente asciutto.
Per le piante tenute all’esterno, durante l’estate potrebbe essere necessario annaffiare anche due volte al giorno, per passare a due volte alla settimana durante le stagioni intermedie, diradando di molto gli interventi duranti l’inverno, quando potrebbero risultare sufficiente anche due interventi al mese.
Bisogna fare in modo che il terriccio risulti sempre leggermente umido ma mai eccessivamente bagnato. L'eccessiva umidità comporta il manifestarsi di muffe grigie che aggrediscono la pianta facendola ammalare.
Potatura:
le margherite da vaso necessitano di cimatura
per avere una fioritura abbondante: subito dopo l’appassimento delle corolle occorre tagliare le cime sfiorite per favorire nuove nascite.
Rinvaso: se le vostre margherite appaiono ingiallite o iniziano a cadere le foglie, se appassiscono velocemente è arrivato il momento del “rinvaso”.
Sistemate sul fondo del nuovo vaso uno leggero strato di ghiaia o di cocci, continuate con uno strato di nuovo terriccio umido ma non bagnato e ponete la pianta da rinvasare. Continuate l’operazione coprendo la massa con altro terriccio, arrivando all’orlo del vaso.
Un’abbondante annaffiatura completa il travaso.
Prevenzione dai parassiti
Come tutte le piante anche le margherite possono essere aggredite da parassiti e ammalarsi.
I principali parassiti delle margherite sono gli afidi che si attaccano agli teli
Anche le chiocciole ed i ragnetti rossi vanno ghiotti per le margherite e ne rovinano foglie e fiori.
Le margherite posso anche soffrire di malattie fungine e batteriche che ne provocano l’avvizzimento.
Per combattere gli afidi si possono impiegare pacciamature e le composizioni povere di azoto.
La difesa consiste nella pulitura e asportazione delle parti colpite dal parassita e nel trattamento con litotamnio, macerato d’ortica e cenere di legna
Impedire l’attacco delle chiocciole è possibile circondando la pianta con sabbia o cenere.
Per difendere le margherite da attacchi fungini occorre sopprimere i parassiti vettori ma in genere non è possibile guarire la pianta colpita e dunque esse vanno estirpate e distrutte per impedire il contagio alle piante circostanti
Sebbene difficili da debellare, le malattie fungine possono essere prevenute mediante l’uso di attrezzi da lavoro sempre ben puliti edisinfettati..
Proprietà medicinali e utilizzi in cucina delle margherite
La pianta delle margherite ha notevoli proprietà terapeutiche: antispasmodica, astringente e tossifuga. Utile per curare la tosse, coliche intestinali, dolori addominali e del mestruo. Per le proprietà analgesiche è un ottimo rimedio per scottature, infiammazioni di bocca, gola e gengive. Ottima anche per stimolare il metabolismo e favorire il dimagrimento. Viene utilizzata in cucina per dare sapore alle insalate.