Lisa Corradini ama scrivere da sempre ed ha pubblicato il suo primo articolo all’età di 10 anni su un giornale di paese. Questo è il suo primo libro. Dice di se stessa:
“Chi sono? A questo punto bisognerebbe scrivere qualcosa di intelligente, che faccia colpo su chi legga e possa esclamare: “Oooohhh!”. Mi spiace deludervi ma nel mio caso non c’è nessun “oh” da esclamare. Se pensate che abbia avuto una buona idea scrivendo un libro sulla legge di attrazione e che vi possa piacere il mio romanzo, allora fate pure.Il fatto è che adoro scrivere e vorrei continuare a farlo.”
Sito : http://lisacorradini.jimdo.com/
Autore: Lisa Corradini
Edito da: Gei
Prezzo: 10,00
Genere: Narrativa
Pagine: 92 p.
Voto:
Trama: Il significato di un essere umano non deriva solo dal suo passato ma anche dal modo in cui è riuscito a ricominciare tutto da capo. È il caso di Emma, una ragazza qualunque, sognatrice, intraprendente, che vuole esattamente ciò che vogliono tutte: un matrimonio e una vita felice, per sempre! Un giorno vede però crollare tutto ciò che aveva costruito con fatica e vede svanire insieme ai suoi sogni il significato stesso della sua esistenza. L’unico modo che ha Emma per poter sopravvivere alla sofferenza è di crearsi un angolo di vita nascosto dove nessuno potrà più farle del male.
Ispirata dal celebre romanzo La storia infinita di Michael Ende, dove il piccolo Bastian tra le pagine di un libro magico si trova risucchiato in un mondo fantastico, Emma si mette alla ricerca del suo personale mondo nascosto, che troverà nel libro II giorno in più di Fabio Volo. Sarà questa la sua Storia infinita, grazie alla quale riuscirà ad uscire vincitrice. Conoscerà veramente se stessa e si innamorerà di questa rivelazione. In più scoprirà che la più potente energia universale, la legge dell’attrazione, funziona davvero!
Recensione:
di TheLunaticGirl (Serena Betti)
Emma è una ragazza come tutte le altre: carina, ma non bellissima; intelligente, ma non superdotata; con un lavoro che ama e che probabilmente un po’ odia allo stesso tempo; ha avuto storie importanti, crollate sotto il peso della verità e si sente insoddisfatta e non apprezzata. Emma è una donna nella media ed è proprio la scelta di presentarci una protagonista così lontana dalla perfezione che intriga il lettore, creando un rapporto di intesa con il personaggio principale, uno dei requisiti fondamentali di un buon romanzo. Il legame viene rafforzato dal parallelismo tra la lettura da parte di Emma di “Un giorno di più” di Fabio Volo, libro che segnerà una svolta importante nella sua vita, e quella del lettore nei confronti del libro stesso. Questo artificio letterario è però portato quasi agli estremi e se all’inizio svolge una funzione positiva, successivamente potrebbe distrarre il lettore proprio dalla lettura del libro della Corradini, per spostare l’attenzione verso il romanzo di Volo. Ammetto che io stessa, incuriosita, ho interrotto “La maschera di piume” per leggere “Un giorno in più”, nel tentativo di ritrovare quella stessa magia che sembrava aver trascinato Emma in una dimensione completamente nuova.
“In piena notte mi spiegava che la morte è come la nascita: non ci ricordiamo di quando siamo nati e non ci saremmo ricordati di quando siamo morti”
La Corradini tratta con disinvoltura temi molto delicati come il senso della vita e, di conseguenza, la nascita, la morte, l’equilibrio interiore ecc. , e dissemina nel corso del romanzo importanti teorie sociologiche e psicologiche, come quella che da il nome al libro. D’altra parte, accanto a questi temi così importanti, la scrittrice ci fa vivere la quotidianità di Emma, e di conseguenza la nostra, senza imbarazzo e senza veli. Gli argomenti trattati, in parte per la loro complessità e per la lunghezza del romanzo, non vengono mai approfonditi: sono lasciati in balia del lettore a cui spetta il compito, se interessato, di scavare più a fondo. Questa decisione stimola la riflessione e la ricerca, ma denota anche un’eccessiva leggerezza nella trattazione di temi così importanti, a cui sarebbe più giusto dedicare maggior spazio. D’altronde lo scopo che il romanzo si prefigge non è la “culturizzazione” del lettore su determinati argomenti, perché se così fosse l’autrice non avrebbe centrato il suo obiettivo, ma la spinta a credere fermamente, forse con un eccessivo buonismo, nei propri sogni nonostante le avversità. Cercare uno scopo e perseguirlo con determinazione, scoprendo se stessi: ecco il messaggio principale di “La maschera di piume”. Così come Emma intraprende un percorso scrutando dentro di sé, sconfiggendo le sue paure e recandosi in un centro di meditazione, così il lettore è invitato a percorre parallelamente un cammino che lo porti alla ricerca del proprio essere.
Lo stile della Corradini, semplice e senza fronzoli, permette di scorrere velocemente le novantadue pagine del romanzo. Questo modo di scrivere ben si sposa con il messaggio del libro stesso: la soluzione ai nostri problemi non è poi così difficile ed è dentro di noi.