Dopo la terribile tornata europea che ha sancito la loro eliminazione dalle coppe, Lazio e Juventus si affrontano con l’intento di proseguire nel loro cammino nazionale.
Il Presidente Lotito è sceso negli spogliatoi ad incitare la squadra facendo sapere che non si accontenterà aprioristicamente di un qualunquistico risultato a forma palindroma: “excusatio non petita, accusatio manifesta”. Ledesma, a nome di tutti i compagni, si è incaricato di mandarlo affanculo.
Certo di aver spronato nella maniera propedeutica alla pugna la pattuglia, ha preso posto in tribuna stampa accanto ad Igli Tare ed allo scafista che lo ha portato in Italia.
All’arrivo in tribuna, si è sorpreso della presenza di spettatori nello stadio e soprattutto di Onazi nella formazione iniziale. Ad un giornalista che gli faceva notare che la squalifica a porte chiuse era solo per la partita di coppa gli ha risposta in maniera semplice: “Lei istiga e fa da terminale di alcuni interessi, lei diffonde notizie a istigare situazioni destabilizzanti, lei rappresenta un elemento di istigazione”.
Incrociando la dirigenza bianconera non esita a riconoscere i loro meriti imprenditoriali soprattutto per il nuovo Olimpico di Torino “Ho un progetto di stadio che quello vostro a confronto sembrerà un laghetto di anatre”.
Antonio Conte ha fatto un po’ di pretattica lasciando intendere che avrebbe schierato con l’ormai collaudato 3-5-2 che tante soddisfazioni gli ha dato, soprattutto in Sciempions lig: “Se non abbiamo preso tanti gol, è grazie allo schema ed a Padoin”, spiega convinto il mister.
Fortunatamente alla Juventus hanno anche un secondo allenatore che sta ottenendo il suo spazio e quindi la squadra verrà schierata con un 3-5-1-1- con Marchisio a fare da seconda punta a fianco di Vucinic: “Con gli attaccanti che abbiamo, anche Marchisio là davanti può fare la sua porca figura e ciò permette di affiancare Pirlo da Pogba e Vidal”.
Quagliarella e Matri la prendono bene ed all’unisono chiamano i loro procuratori per confermare che le proposte indecenti ricevute da altre squadre non sono poi tanto indecenti.
La formazione della Lazio è decisa dalle assenze contemporanee di Radu, Lulic e Biavia, ma Petkovic è fiducioso nei sostituti. Gente come Cana (si pronuncia Zana, n.d.r.) mi danno la stessa garanzia dei titolari, non li faranno rimpiangere.
Infatti, all’8 minuto del primo tempo, Cana/Zana stende in piena area Vucinic, con un intervento indecoroso da dietro, procurando un calcio di rigore. Vidal lo trasforma, dopo aver ringhiato i denti contro lo stesso Vucinic: “ io ho procurato rigore, io tirare rigore”.
La partita prosegue con la Lazio allo sbando ed dopo 20 minuti, Vidal raddoppia trovandosi a tu per tu con Marchetti, dopo uno scambio in velocità ed un improvvida deviazione di Cana/Zana. 2-0.
Gli allenatori prendono gli opportuni rimedi: Petkovic mandando tutta la panchina a riscaldarsi e Cana/Zana affanculo, Conte minacciando Licchestain.
Nel secondo tempo, dopo le sostituzioni, la Lazio incomincia a spingere con convinzione mettendo in difficoltà la Juventus, ma la prima palla gol della ripresa è di Marchisio. Una respinta di Marchetti su una bomba di Pirlo da 30 metri, la palla gli si presenta davanti con un “post-it” appiccicato con scritto: “basta spingere”.
Ma il centrocampista non ha la concretezza di un attaccante di razza come Matri e pertanto si inventa un modo strano per buttarla dentro: un tuffo carpiato con arrotamento trasversale e mezzo salto mortale che gli fa ciccare il pallone. La giuria però gli assegna un bel 9,8.
A Conte che gli chiede conto risponde: volevo fare lo sborone.
La Lazio non si perde d’animo e costringe Buffon a due grandi parate su due azioni nate da errori di Padoin, il quale, bisogna dirlo, è scusato dalla tempesta parolaia che il suo allenatore gli propende.
La partita finisce 2-0 con un Conte particolarmente tarantolato anche negli ultimi secondi. Avevo paura di una rimonta, spiega ai giornalisti.
Grande ferplei a fine gara tra i giocatori delle due squadre. Quelli laziali ricordano ai bianconeri che li hanno buttati fuori dalla Coppa Italia, quelli della Juventus ricordano ai laziali che il loro presidente è Lotito. I laziali a quel punto si sono messi a piangere.
Migliore in campo: Lo scafista di Igli Tare.