In Cina Ross Brawn e Toto Wolff hanno ribadito che i piloti sono liberi di correre e gareggiare tra loro, ma se le circostanze lo richiedono, il team imporrà gli ordini di squadra.
“In tutta onestà, Niki come noi vuole vedere la gara tra i piloti”, ha dichiarato Ross Brawn parlando degli ordini di squadra. “Nessuno di noi, come sportivi, vuole gli ordini di scuderia. E’ qualcosa che [accade] in rare circostanze e devo dire che è la decisione migliore per la squadra”.
“E in questi rari casi sono sicuro che arriveremo di nuovo a tali conclusioni. Ma noi vogliamo che i piloti gareggino tra loro. Non vogliamo farlo, ma ci sono momenti in cui dobbiamo guardare la situazione della squadra e dei piloti. E sono, ovviamente, felice e molto soddisfatto che questi piloti hanno capito e e rispettato la decisione che abbiamo preso [in Malesia]”.
Wolff ha continuato:
“C’è un ordine nella squadra: Ci piacerebbe vedere i nostri ragazzi in gara. Non fanno gara per noi stessi, ma ci sono le gare per gli spettatori e gli appassionati e non lo dobbiamo mai dimenticare”.
“Ma ci potrebbe essere una situazione in cui dobbiamo intervenire dal muretto dei box, [anche se] è dannoso per lo sport. Non è stato un problema tecnico, come in Malesia, in cui è stato necessario informare i piloti che c’era il rischio di [perdere] le macchine ed era necessario intervenire”.
“La seconda situazione possibile e altrettanto orribile è che alla fine della stagione, se hai la possibilità di vincere il campionato o hai un pilota nella parte superiore [della classifica] e l’altro no, dobbiamo chiederci: cosa vogliamo, per il successo della squadra, interveniamo?”
“Sono le possibili situazioni”.