Nel recente GP d’Ungheria probabilmente ha fatto più notizia l’ordine di scuderia impartito dalla Mercedes nei confronti di Hamilton che la seconda vittoria di Daniel Ricciardo in F1.
A distanza di alcuni giorni la Mercedes ha sentito il bisogno di chiedere pubblicamente scusa al proprio pilota.
“Quando è uscita la safety car, abbiamo diversificato le nostre strategie per creare l’opportunità di vincere o nel peggiore dei casi di finire sul podio”, ha spiegato il boss del team Toto Wolff.
“Quando abbiamo fatto questa scelta, Nico era due posizioni davanti a Lewis. Nico è andato su una strategia aggressiva a tre soste mentre Lewis è rimasto su due. Questo inevitabilmente ha significato che ad un certo punto i due si sarebbero incontrati in pista”.
“Quando abbiamo dato l’istruzione a Lewis abbiamo pensato che entrambi avessero ancora una possibilità di vincere. Nico non era abbastanza vicino per superarlo e quindi abbiamo fatto la richiesta a Lewis”.
“La nostra missione come squadra è quella di vincere i campionati e le gare. Abbiamo pensato che entrambi avrebbero potuto vincere e abbiamo agito di conseguenza. E’ normale che come team non interferiamo quando due piloti sono su strategie diverse”.
“All’inizio della stagione Paddy Lowe, i due piloti e io avevamo raggiunto un accordo per Nico e Lewis, entrambi possono combattere liberamente per la vittoria. Allo stesso modo la nostra priorità è sempre quella di garantire alla squadra la possibilità di vincere, indipendentemente dal pilota che può vincere. Questo è il motivo per cui la decisione di Paddy Lowe era in linea con la nostra politica. I nostri piloti continueranno a lottare fino alla fine della stagione”.
Allo stesso modo Wolff ha ribadito l’autorità del team e chiesto ai propri piloti di rispettare qualunque ordine di squadra.
“Se Paddy chiede qualcosa alla radio deve essere eseguito anche se può sembrare irrazionale”, ha chiarito Wolff.”Nessuno deve mollare. Quello che è successo in Ungheria è successo, ma abbiamo imparato che il nostro accordo prevedeva che un nostro pilota non deve disturbare la strategia dell’altro. Abbiamo rivisto [questo punto] fino alla fine della stagione e Lewis e Nico dono d’accordo, restano liberi di combattere”.