La metafisica del complotto

Creato il 02 novembre 2014 da Spaceoddity
Ci sono persone che, come San Tommaso, non credono a ciò che non vedono, non toccano, non sentono. Ci sono persone prive della pur minima dimensione metafisica, che vedono nella realtà tutto ciò che esiste e si rifiutano persino di prendere atto della grandezza della realtà stessa.
Molte di queste persone, più altre appena più metafisiche, vedono però un complotto dietro ogni manifestazione sensibile, vedono un mondo guidato da qualche burattinaio malvagio, vedono una natura crudele e gli uomini ancor peggiori allievi di questa vita che ci uccide tutti.
Io non potrei parlare contro di loro, perché sono un eretico. A qualunque chiesa io mi volga, non c'è papa che non possa scomunicarmi (e, sia chiaro, non me ne faccio un vanto). Vivo nel peccato, perché non ne riconosco la natura di peccato, neanche nel senso più comune e più goliardico di spreco.
Io, che sono un eretico a 360°, però credo. Credo che ci sia altro, e che non sia solo un losco e violento consiglio di amministrazione dell'esistenza a ferirci dalla camera dei bottoni, credo che ci sia molto che non so e che non si trova nei miliardi di libri e di scienze che la mia ignoranza mi preclude e mi precluderà sempre.
Si fa presto a "non credere", ad accettare malvoltentieri, ma per fede, a quasi tutto ciò che riguarda la nostra esistenza, anche nei suoi aspetti più concreti e immediati, senza debiti di riconoscenza per nessuno, e poi cercare una dimensione "ermeneutica" ed esistenziale in qualche patto segreto, in qualche piano intermedio. Si fa presto a confondere le acque tra ignoranza e arroganza.
Io credo. E credo che per scoprire un complotto e per scoprire l'amore dietro gli altri ci sia bisogno di ricerca o (a dirla con Erodoto) di istorie, di indagine e di una maturazione del frutto di quest'indagine, del racconto che ne consegue, racconto che necessariamente mi include. Sono parte di ciò che non so e di ciò che scopro. Per questo molti si fermano nella ricerca, per avere le "mani pulite".
E voglio morire eretico, tra tutto il tempo che ci vuole a morire (e spero che sia molto), alla faccia di "Dio" e dei complottisti, alla faccia di chi non crede che alle proprie mani e non distingue il proprio desiderio dalla sua soddisfazione, alla faccia di chi non crede che ci sia altro e che questo altro sia incommensurabile,
Voglio vivere alla faccia di chi mi crede parte di un complotto, di chi mi crede altro, di chi non mi crede affatto (che importa, non sono Dio e non sono permaloso). Voglio vivere finché ce n'è, vivere fino in fondo e scoprire quanto non so, quanto non credo che esista oltre le cose e ciò che vedo.
Io amo. Amo nella misura in cui si sgomenta chi guarda dentro un pozzo e non sa quanto sia profondo e si stanca ad aspettare l'eco che viene da quell'acqua intatta, pura oppure putrida. Io amo anche se non avrò risposta. Si può amare anche in virtù della propria ingenuità, di una scrollata di spalle a fronte di ogni complotto.

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