La metamorfosi (Kafka)

Creato il 12 luglio 2015 da Athenae Noctua @AthenaeNoctua
Ebbene, Kafka. Un altro degli errori di lettura della gioventù, assegnato e mai spiegato, commentato, illustrato. Riprendere La metamorfosi era un dovere, oltre che una curiosità: come avrei potuto spiegare ai miei ipotetici futuri allievi la letteratura del primo Novecento senza rinfrescare le reminescenze di questo racconto, del quale - mi sono resa conto rileggendo - non avevo capito proprio nulla?
Il secondo tentativo mi ha offerto una narrazione piacevole. E amara, certo, perché nella storia di Gregor Samsa, probabilmente il personaggio letterario più citato in assoluto, non può che annidarsi un enorme disagio, misto a pietà e rabbia. Gregor è un impiegato come tanti, che lavora sodo per sostenere la famiglia, che versa in difficoltà economiche. Un giorno questo suo ruolo di salvatore viene messo in pericolo da un fatto strano, inaspettato: Gregor si sveglia un mattino tramutato in un grosso scarafaggio, suscitando l'orrore dei familiari e, dapprima, una tenue commiserazione da parte della sorella. Il padre, figura autoritaria quanto quella del padre dello scrittore, ha un'immediata reazione di condanna e diventa aggressivo, scagliando contro Gregor tutto quanto trova per casa; una mela colpisce Gregor, rimanendogli conficcata nel carapace fino al giorno della sua morte, segno del peccato di cui il povero Gregor si è macchiato agli occhi del severo genitore. Da artefice del mantenimento della famiglia, Gregor precipita a poco a poco nella condizione di un essere immondo, si abbandona alla sua condizione degradata, che si aggrava quando la sorella Grete smette di rivolgergli il suo affetto: ogni legame con l'umanità è reciso, Gregor è ridotto a parassita e la famiglia soffre della sua presenza almeno quanto ne soffre Gregor.

Franz Kafka (1883-1924)

La metamorfosi è solitamente presentato come il racconto che meglio interpreta il disagio dell'uomo del Novecento, inetto, legato ad un ruolo sociale che coincide con la sua funzione economica, che vive in una famiglia che esternamente risponde a tutti i canoni del decoro, ma all'interno è scossa da tensioni morbose e violente. Tuttavia vi ho trovato minore efficacia rispetto alle analoghe denunce pirandelliane, che si collocano qualche anno più tardi. Il racconto non mi ha lasciato l'impressione di una rivelazione folgorante al pari delle opere dell'autore siciliano, anche se non posso negare l'estrema perizia di Kafka nel tessere l'allegoria di questa spiazzante favola contemporanea.Nella vicenda di Gregor sono condensati i grandi conflitti umani: il bisogno di essere accettati e riconosciuti, la paura della solitudine, il senso di impotenza e inettitudine di fronte ad un fallimento del tutto inevitabile e incontrollabile. La metamorfosi di Gregor è la trasformazione dell'uomo contemporaneo, svuotato dell'umanità, della bellezza e dell'armonia con l'ordine sociale di cui lo aveva rivestito il cieco sogno positivista: il carapace di cui si riveste il giovane Samsa è quella maschera putrida che l'individuo, spersonalizzato e disprezzato perché diverso, si vede apporre con violenza dalla società e dalle persone che dovrebbero averlo più a cuore.
C.M.

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