E’ facile vedere che invece è proprio lei la metastasi vivente delle parole del Capo, la cellula impazzita che riproduce con l’immediatezza che le deve essere consueta, le parole d’ ordine. E del resto è viceministra per l’attuazione del programma. Quale che esso sia, l’autocrazia o magari un bel programmino serale. La differenza per lei è minima, solo una questione di mise.
Davvero spiacevole che la stessa Santanchè tempo addietro si sia vantata dall’altro della sua onestà da calendarista desnuda che a Silvio non l’avrebbe data. Povero premier, lei si è limitata a dargli la testa, che è solo una imitazione del resto.