Ci voleva un evento epico per riportarmi al blog.
Dopo un'estate lunga e travagliata che, prima o poi, vi racconterò ...in pieno ottobre riprendo a raccontarvi di corsa.
Lo faccio raccontando di quella tanto agognata gara che prende il nome di Arrancabirra.Iscrizione a Giugno, posti disponibili volati via in meno di un mese; allenamento costante...almeno per ciò che riguarda la parte alcolica!
Grazie agli amici, ci arrivo in condizioni fisiche perlomeno accettabili. Il protrarsi del mio dolore alla tibia avevano messo in dubbio fino all'ultimo la mia partecipazione.....Tanta, forse troppa la voglia di rivalsa per una gara che, forse (e sottolineo forse), andrebbe vissuta solo ed esclusivamente in modo goliardico e non agonistico.
In compagnia di Gianluigi , Enrico, Paola e Maurizio si affronta quindi questa avventura in quel di Courmayeur . Le previsioni meteo che seguo da giorni, mi preoccupano abbastanza: in loco infatti, sono previsti per la giornata di Sabato 8 ottobre, neve e gelo.Impossibile penso, questa è stata un'estate infinita...Finanche al mattino, seppur con l'aria sgarzolina, uno sguardo al cielo, sembra sconfessare le nefaste previsioni.Passata l'uscita di Aosta il cielo è terso ed a me scappa un sorriso.Dopo 10 minuti questi si trasforma in smorfia: cielo grigio e temperatura di pochi gradi superiori allo zero, mi danno il benvenuto nell'amena località valdostana.Arrivo presto e riesco a parcheggiare facile. Tutto assonnato ed intorpidito svolgo in men che non si dica le operazioni di ritiro pettorale.Opto per un caffè..... in un attimo il paese si popola di mille anime varoiopinte. Comincio ad entrare nell'ottica della gara. Costumi in ogni dove. Il tema è il matrimonio reale; ma pecorelle, infermieri, cavalli, fate, aerei di cartapesta , tutto intorno, in un caleidoscopio di colori e sorrisi, mi fa subito immergere in quel che è lo spirito di questa competizione.Incontro gli altri "Leinicesi", anch'essi tra l'assonnato ed il rapito, e poi Franchino; Costanza ed un Jèrome pallido che probabilmente è entrato nello spirito gara un attimino prematuramente.
Un po' sono stordito da tanta festa, ma aspettavo da tempo questo giorno e volevo comunque "correre" una gara decorosa senza trascurare del tutto l'aspetto agonistico.La gente salta a ritmo di musica è un frastuono invitante che ci spinge al via. Parto avanti ma non troppo..una fiumana variopinta mi segue.
Tento dei percorsi alternativi , "dei fuori pista", ma cado ancora; a volte non faccio in tempo a rimettermi in posizione eretta che son di nuovo a terra. Scivolo spesso per alcuni metri a valle.Comincia lo sconforto: mal comune mezzo gaudio.Davanti a me la ragazza con la gonnellina verde cade anch'essa , fa una smorfia...sorride e si rialza. Decido di proseguire gattoni, tattica che per un po' sembra funzionare. Un'ondata di freddo mi raggiunge e mi blocca.A furia di aggrapparmi ai cespugli d'erba, non sento più le mani...Decido di togliermi i guanti. Sbaglio madornale:impiegherò circa 15 minuti nel tentativo di rinfilarli.Son lì bloccato, penso addirittura di non farcela, di fermarmi ed attendere i soccorsi. Qualcuno dietro a me accenna un "dai!" che mi ridesta...sono in cima.Tremante sorseggio un bicchiere di the, mentre qualcuno scende a valle gridando un "chiudi tutto, chiudi tutto".Mi accorgo che a fianco a me che posa per un'improbabile foto, proprio in cima c'è Giovanni Storti,anche lui sembra provato. Come un turista per caso, provo ad infilarmi nella foto . Occorre riavviarsi!La discesa è un incubo. Sbatto ripetutamente il sedere a terra. Ogni volta fa più male...mi rialzo punto i piedi di traverso e scendo...quando il terreno lo permette provo anche ad accellerare il passo, ma non c'è da fidarsi.Ad un certo punto scivolo e come un bob (a4) comincio a dirottare velocissimo verso valle per una decina di metri. Urlo aiuto: qualcuno prova ad afferrarmi...Delle reti giungono provvidenziali: mi ci afferro con una mano, rischiando di farmi davvero male, ma funziona.Ridiscendo cauto, fino alla vista delle mucche e, giù più in basso, del Rifugio Bertone...
Che dire o pensare in conclusione? Nel vedere la festa che si svolge davanti ai miei occhi e nel ripercorrere mentalmente la giornata appena trascorsa, io non vedo l'ora che arrivi la prossima Avvancabivva!!
[presto video e Classifiche]