La mia avventura da freelance, cap. 2: come ho stabilito il mio prezzo

Da Twagomagazine @lorenzomonfreg

Il dilemma di stabilire il prezzo per le proprie prestazioni e come sono riuscita a superarlo

Nello scorso articolo ti ho raccontato i miei primi passi nel mondo del lavoro freelance. Ho fatto un grande salto passando da lavoratore dipendente con una retribuzione fissa a lavorare in maniera completamente indipendente, senza avere un’idea concreta di come mi sarei guadagnata da vivere.
La prima cosa che ho fatto dopo aver deciso di lavorare come freelancer, è stata comunicare a tutti i miei contatti professionali e personali la notizia: “Hey ragazzi, sono disponibile come freelancer!” Il secondo passo è stato iscrivermi su twago per accedere a una vasto gruppo di potenziali clienti.

La prima persona che mi ha offerto un lavoro freelance mi ha chiesto una consulenza di marketing. Avendo un Master in Marketing e Management, ero molto eccitata all’idea di ottenere il primo lavoro nel mio campo! Ma subito dopo questa fase di euforia, mi son posta la domanda:

Quanto dovrei farmi pagare per il mio lavoro?

Ad essere sincera, è stato incredibilmente difficile stabilire il costo giornaliero (articolo in inglse) di me stessa. Mi sono sentita totalmente inadeguata di fronte a questo quesito. Fino a quel momento non avevo mai pensato a quanto avrei dovuto chiedere per i miei servizi. Non mi ero mai preoccupata di questo aspetto perchè lavorando da impiegata era la mia azienda a determinare la mia retribuzione per una determinata posizione. Ma adesso le cose sono cambiate… Nel mondo del lavoro freelance ti viene commissionato un lavoro specifico e i clienti che richiedono i tuoi servizi non sono intenzionate a chiederti un favore. La relazione lavorativa è uno semplice scambio di componenti chiare e definite. Tuttavia, le regole di questo scambio sono negoziabili, così come il compenso.

Alcune linee guida per fissare la tua tariffa giornaliera:

  1. Definisci chiaramente cosa comprende il lavoro, i termini di consegna e i risultati attesi (se la descrizione del progetto su twago non è sufficientemente chiara, contatta il cliente e chiedi di fornire maggiori informazioni).
  2. Considera il budget del cliente a disposizione per il progetto (puoi vederlo nella descrizione del progetto su twago)
  3. Chiedi ad altri freelancer quali siano le loro tariffe
  4. Prenditi del tempo per ipotizzare il tempo necessario per realizzare il lavoro
  5. Stabilisci il tuo prezzo

Questo processo potrebbe richiedere abbastanza tempo le prime volte, ma l’esperienza ti porterà poi a definire il tuo prezzo in maniera molto intuitiva. La mia esperienza mi ha dimostrato che i clienti tendono a offrire un compenso molto più basso rispetto alla giusta retribuzione per il lavoro richiesto.

In questo caso, avevo inviato al cliente un piano dettagliato su come avrei organizzato il lavoro e il tempo stimato per realizzare ogni fase e – finalmente! - ero riuscita a fissare un compenso adeguato. Ho fatto un grosso respiro e ho cliccato su invia. Poi ho aspettato. Purtroppo però, il mio cliente non era disponibile a spendere l’importo suggerito, così abbiamo negoziato sui compiti esatti e abbiamo deciso di eliminarne alcuni. Ero soddisfatta per il mio compenso e il cliente era felice per avere realizzato la sua analisi di marketing.

Il lavoro era andato molto bene. Che sollievo!

La lezione che ho imparato da questa prima esperienza lavorando da freelancer è che puoi sempre discutere sulle variabili per la realizzazione di un lavoro. Instaurare una comunicazione continua e consistente (articolo in inglese) con il cliente permette di analizzare razionalmente tutte le criticità e negoziare il lavoro in modo che alla fine entrambe le parti siano soddisatte.

  • Leggi la prima parte del viaggio di Valeska nel mondo freelance: I primi passi

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