La mia Banca è differente. Oltre che ladra (come tutte le banche) è pure cretina. Dopo una settimana di uso continuativo della loro nuova piattaforma di Internet Banking aziendale, posso affermarlo con sicurezza.
Se penso che l’avranno pure pagata, ‘sta ciofeca, mi vien da piangere. Tempo medio di esecuzione di un bonifico, dieci minuti. E, ironie a parte, io posso essere considerato un utente tecnologicamente avanzato. Figuriamoci uno un po’ incantato.
Chiamo per lagnarmi. ‘Eh, in effetti la sua non è la prima lamentela che riceviamo.’ ‘Eh, lo immagino, tra l’altro a parte la lentezza, la quantità di dispositivi di sicurezza che pare di stare a Fort Knox e ce ne sempre uno che si ingrippa, avete notato che le stampe (necessarie, e sottolineo, necessarie, alla contabilizzazione) hanno un carattere oftalmico, tal per cui non si legge praticamente un cazzo?’ ‘Eh, in effetti ce l’han segnalato’ ‘Immaginavo anche questo. E pensate di far qualcosa?’ ‘Al momento non è previsto.’ ‘Si può tornare alla vecchia piattaforma (che era un po’ più amichevole)?’ ‘Lo escludiamo’.
Dunque, miei bei baggiani. Io spendo 0,50 Euro cada cazzo di bonifico, e ci perdo venti minuti. Son così cortese da farmelo DA ME, e da non intasare i vostri sportelli, sportelli che, per inciso, son sempre meno, e sempre più affollati di poveri cristi.
Facciamo un sunto. Ci applicate tassi di interesse creditori risibili, e tassi d’interessi debitori al confine dell’usura. Per fare un’operazione bancaria allo sportello occorre un buona dose di santa pazienza e parecchio tempo libero. Il vostro sistema di pagamenti online richiede una laurea in geodica meccatronica ed una buona dose di culo. Avete un call center utile come un herpes il giorno del matrimonio. E poi mi chiamate cliente. NO. Io non sono un cliente. Io sono un suddito. Impossibilitato a fuggire.