La mia escursione. Dal deserto alla città del futuro, oggi la più ricca del pianeta: Abu Dhabi.

 

Sabah el kheer, ovvero buongiorno!

Nuovo scalo, oggi, negli Emirati Arabi Uniti: siamo ad Abu Dhabi, città capitale della monarchia federale di cui fa parte, insieme agli altri 6 Emirati: Ajman, Dubai, Fujaira, Ras al-Khaima, Sharja e Umm al Qaywayn.

 

Fino a non molti anni fa, l’Emirato di Abu Dhabi era poco più di un bellissimo deserto, abitato da tribù di nomadi, con qualche piccolo villaggio costruito intorno ad alcune aree più fertili. Si viveva con poco: l’economia locale era principalmente basata sulla pesca e sulla coltivazione della palma da dattero.

Un nuovo punto di inizio, fondamentale per il successivo sviluppo che avrebbe poi portato Abu Dhabi alla realtà di oggi, avvenne quando, si racconta, una giovane antilope condusse una tribù in cerca di acqua fresca su una piccola isola, con non più di 300 capanne di palma ed alcune costruzioni di corallo.

Questo piccolo insediamento di allora, divenne nel tempo, l’Abu Dhabi di oggi. Grazie alla forte leadership del defunto Presidente degli Emirati Arabi Uniti, Sua Altezza lo Sceicco Zayed Bin Sultan Al Nahyan, e grazie anche soprattutto alla scoperta del petrolio, nel 1958, che segnò una radicale svolta nel tenore di vita dei suoi abitanti.

Oggi Abu Dhabi è uno dei più importanti produttori mondiali: 4,2 milioni di barili al giorno ed una ricchezza pari al 10% delle riserve mondiali.

“Padre della gazzella” il significato del suo nome: una fedele definizione della realtà. Città cosmopolita, elegante, frizzante, attraente, esplosiva, irrimediabilmente legata al concetto di lusso in tutte le sue forme espressive.

Dal lampadario da record dei record, interamente realizzato in cristalli Swarovsky della moschea di Zayed, al nuovo parco Ferrari World, dal tappeto persiano più vasto al mondo, al grande progetto di città sperimentale eco compatibile mai realizzato. Sono tanti i buoni motivi per cui visitare, almeno una volta nella vita, questa città.

E tra i tanti, sicuramente qualcuno l’avrò dimenticato!

L’escursione a cui ho partecipato durante la mia ultima crociera “Le mille e una notte” con Costa Deliziosa, mi ha consentito di scoprirne tre di buone ragioni.

Prima tappa  a Saadiyat Island.

Ubicata a circa 500 metri dalla costa di Abu Dhabi, Saadiyat Island, con i suoi 27 km quadrati, è in fase di profonda trasformazione. Obiettivo: diventare il più importante polo culturale, residenziale e commerciale a livello mondiale.
I lavori, iniziati nel 2004, porteranno l’isola a vantare sette distinti distretti, esclusivi, in grado di soddisfare anche il turista più esigente e sofisticato: il Saadiyat Cultural District, la Saadiyat Beach, il Saadiyat Retreat, la Saadiyat Reserve, Saadiyat Marina, la Saadiyat Promenade, e la Lagune Saadiyat. 

A cinque minuti dal centro di Abu Dhabi, Saadiyat Island sarà comodamente raggiungibile da due grandi ponti che la collegheranno con la terraferma.

I progetti in corso di realizzazione, qui, sono tantissimi, le idee ed innovazioni ancora di più.

La Saadiyat del futuro si può già ammirare oggi al Manarat al Saadiyat, centro espositivo di oltre 15.000 metri quadrati, in cui, in un’apposita ala, vengono illustrati nel dettaglio i grandiosi progetti in corso di esecuzione.

Tra qualche anno, su questa isola sorgeranno, tra gli altri:

- il Zayed National Museum: progettato dall’architetto di fama mondiale Lord Norman Foster, sarà un museo interamente dedicato al defunto leader Sheikh Zayed bin Sultan Al Nahyan, una testimonianza della sua vita, del suo impero e della sua eredità. 

Il progetto prevede che la struttura, ispirata al tema della falconeria, simbolo forte negli Emirati Arabi, nasca all’interno di un’oasi immersa nel deserto. Le cinque torri che verranno costruite ricorderanno le ali del rapace e saranno realizzate anche nel totale rispetto dell’ambiente: la loro forma servirà infatti per creare una sorta di canale d’aria naturale, riducendo in questo modo la quantità di energia necessaria per raffreddare gli ambienti.

- Il Guggenheim Abu Dhabi; disegnato da un altro professionista di fama mondiale, Frank O. Gehry, i suoi 13.000 metri quadrati di spazio espositivo saranno distribuiti all’interno di una composizione volutamente disordinata, formata da elementi  cubici, gallerie e strutture coniche.

Destinato a divenire il più grande impianto mondiale della Fondazione Guggenheim, la struttura conterrà al proprio interno: gallerie permanenti, mostre temporanee, un centro per l’arte e la tecnologia, un centro di cultura contemporanea araba, una struttura di formazione, un centro di ricerca ed un laboratorio di conservazione artistica.

- Il Louvre Abu Dhabi: nato da un accordo intergovernativo senza precedenti nella storia e progettato dall’architetto francese Jean Nouvel, il Louve Abu Dhabi sarà un museo universale. 

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Il museo ha acquistato i diritti ad utilizzare il nome per trent’anni; a partire dal 2013, anno della sua inaugurazione, verranno installate, in prestito e per dieci anni, opere artistiche provenienti da tutta la Francia. Inoltre, le Istituzioni culturali francesi si sono impegnate a programmare ed organizzare esposizioni costanti per il nuovo museo, per i prossimi quindici anni.

Ispirato alle forme ed alle suggestioni mediorientali, il Louve Abu Dhabi avrà, come elemento distintivo, una grande cupola, di ben 180 metri di diametro, traforata quasi a formare una sorta di pizzo, sotto la quale si nasconderà un’isola nell’isola composta di piccoli edifici, giardini, laghetti e grazie alla quale penetrerà una particolare luce filtrata, regalando l’effetto di essere nel bel mezzo di una foresta tropicale … in pieno deserto!

- Il Performing Atrs Center: sarà un nuovo polo d’avanguardia mondiale per quel che riguarda la danza, la musica ed il teatro. Progettato dal celebre architetto irachena/britannica Zaha Hadid, la prima donna tra l’altro a vincere il premio Pritzker per l’architettura, ospiterà, nei suoi 62 metri di altezza, cinque teatri – una sala musica, una sala da concerto, un teatro dell’opera, un teatro di prosa, e un teatro “flessibile” – oltre ad un’Accademia di Arti Sceniche.

Non c’è da stupirsi se, alla fine del tour, lo stupore sarà il primo sentimento ad invadere la vostra mente. Abu Dhabi è il fulcro dell’ingegno, dell’innovazione, del progresso, il luogo in cui, grazie all’imbarazzante ed enorme ricchezza, tutti i pensieri, idee, progetti, diventano realizzabili. Ed occorre necessariamente venire da queste parti per rendersene completamente conto.

L’Emirato di oggi è già passato.  Quello di domani, l’attuale.  Non ci sono limiti alla velocità intellettuale e progettuale.

Ma la Saadiyat Island del futuro non è che una minima parte di quel che questa città può offrire.

La mia escursione è proseguita, dopo un tuffo nel futuro, in un abbraccio grande, enorme, impensabile, alle tradizioni locali, con la visita alla Grande Moschea Sheikh Zayed e, a completare la giornata, con il pranzo al grande e lussuosissimo Palazzo degli Emirati!

Continua …