La mia escursione in Galilea

Creato il 07 dicembre 2011 da Dreamblog @Dreamblog

La collezione dei diari di viaggio del blog oggi  si arricchisce di un nuovo contributo.

L’amica Donatella, rientrata da poco dalla crociera “Ritorno in Terra Santa“, a bordo di Costa Pacifica, ci racconta della giornata trascorsa, durante un’escursione organizzata, in Galilea. 

Buona lettura.

Filippo, blogger D.B.

L’escursione che Vi voglio raccontare oggi mi ha dato la possibilità di visitare i luoghi più santi della Cristianità.

L’esperienza non è sicuramente coinvolgente come partecipare ad un pellegrinaggio in Terra Santa ma lascia ugualmente un segno profondo nel proprio spirito e fa’ nascere il desiderio di comunicare agli altri la bellezza di questi luoghi.

Quando poi mi sono messa davanti al computer ci si rende conto di quanto sia difficile esprimere a parole quello che abbiamo vissuto e cercare di evitare che diventi un elenco di luoghi visitati.

 

La nostra prima tappa è Nazareth dove si trova la Basilica dell’Annunciazione; secondo la tradizione l’Arcangelo Gabriele comparve a Maria per dirle che avrebbe dato alla luce il Figlio di Dio.

non temere perchè hai trovato grazia presso Dio. Concepirai e darai alla luce un figlio e il suo nome sarà Gesù
(Luca 1:30-31)

Atraverso una pianura dai colori ancora estivi – è dal mese di marzo che non piove!!- arriviamo nella cittadina di Cana, luogo del primo miracolo di Gesù – l’acqua cambiata in vino durante un banchetto.

Si viaggia bene su queste strade ed i panorami meritano la nostra attenzione; poco dopo ci appare il Lago di Tiberiade, chiamato anche “mare di Galilea”.

A parlare, in Terra Santa è il paesaggio, soprattutto qui in Galilea: il lago, le colline, l’aria rarefatta, il cielo terso, le piante di ulivo, i fiori …

Sulle rive del fiume Giordano visitiamo Yardenit – dove Gesù fu battezzato -, una struttura turistico religiosa ubicata nel punto in cui il fiume Giordano lascia il Mare di Galilea.

In questo punto il fiume è molto pittoresco, fiancheggiato da imponenti alberi di eucalipto.

Ci sono pellegrini che si immergono con addosso una tunica bianca per rinnovare la fede battesimale.

Pranzo in un Kibbuz, luogo di vita comunitaria israeliana. I kibbuz sono nati per necessità di sopravvivenza e per un ideale politico.

Nel primo pomeriggio visita del Museo dove si trova la “barca di Galilea”, una barca originale dei tempi di Gesù.

Tabga è una località sulla riva del lago.

La tradizione cristiana la identifica con il luogo dove si svolsero due episodi dei Vangeli: il miracolo della moltiplicazione dei pani e l’incontro di Gesù con i suoi discepoli dopo la Resurrezione.

A ricordo di questi due episodi sono state erette due chiese.

La nostra visita prosegue, direzione Cafarnao, località nota nella tradizione cristiana, per essere il luogo dove Gesù iniziò la sua predicazione..

I resti di questa città sono stati riportati alla luce da scavi archeologici nel XX secolo.

Colonne di marmo risalenti al II sec. Ed appartenenti ad una sinagoga ed una abitazione che è stata identificata come la casa di San Pietro.

Sopra quest’ultima è stata costruita una chiesa di forma ottagonale, sopraelevata da terra; un’apertura vetrata al centro permette di vedere i resti della casa di Pietro.

Ed è più o meno qui che finisce  la nostra escursione in Galilea con un tramonto da favola sul lago di Tiberiade.

Scorrendo le fotografie mi sono accorta che non sono poi tantissime; probabilmente la concentrazione sui racconti e l’atmosfera dei luoghi hanno sopravalso sui “clic clic”.


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