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La mia escursione. Monte Sinai, Egitto: il Monastero di Santa Caterina.

Creato il 10 gennaio 2011 da Dreamblog @Dreamblog

Proseguono i racconti della crociera "Coralli e antichi Tesori", vissuta a bordo di Costa Allegra
Questa settimana la blogger Donatella ci accompagnerà a visitare il Monastero di Santa Caterina, in Egitto.

E voi, avete piacere di raccontare o anche solo di condividere fotografie di una vostra escursione o, più in generale, di una particolare crociera a cui avete partecipato?

Inviate allora tutto il materiale alla redazione del blog: [email protected]I vostri ricordi, in questo modo, verranno in breve tempo pubblicati nell’ambito di uno spazio ad hoc, proprio come questo!

Filippo – blogger Dream Blog

 

Martedì 30 novembre 2010 – Sharm El Sheikh – a bordo di Costa Allegra.


Suona, la sveglia, sono appena le cinque e mezza; un’altra notte passata troppo in fretta!!

La mia escursione. Monte Sinai, Egitto: il Monastero di Santa Caterina.

Siamo a Sharm da ieri e questa mattina, alle sette precise, inizierà la nostra escursione al Monastero di Santa Caterina.

La mia escursione. Monte Sinai, Egitto: il Monastero di Santa Caterina.

Una volta sul bus che ci porterà a destinazione, circa tre ore, la fatica per non cedere ad "una pennichella" è tanta ma i panorami sono troppo interessanti.

La mia escursione. Monte Sinai, Egitto: il Monastero di Santa Caterina.

La mia escursione. Monte Sinai, Egitto: il Monastero di Santa Caterina.

Fondato dall’imperatore Giustiniano a metà del  500 d.C. in una valle ai piedi del Monte di Mosè, ad un’altezza di 1570 m, il monastero di Santa Caterina venne ingrandito a più riprese nei periodi successivi; la cinta muraria è di dimensioni e di altezza diverse per la necessità di adattarla alla conformazione della montagna.

La mia escursione. Monte Sinai, Egitto: il Monastero di Santa Caterina.

La mia escursione. Monte Sinai, Egitto: il Monastero di Santa Caterina.

La mia escursione. Monte Sinai, Egitto: il Monastero di Santa Caterina.


Nel racconto biblico, gli Ebrei dopo 50 giorni di marcia tra le montagne ed i deserti del Sinai, arrivarono al Monte Horeb sulla cui vetta Mosè ricevette la Tavola della Legge, "I dieci comandamenti" sui quali sono fondate le dottrine ebraica e cristiana.
Il monte Horeb chiamato poi Monte di Mosè divenne la montagna sacra per eccellenza, luogo di pellegrinaggio e di meditazione per i primi cristiani.
Qualche anno prima Elena, madre dell’imperatore Costantino, che con il suo celebre editto aveva posto fine alle persecuzioni garantendo la libertà di culto, fece costruire una piccola chiesa nel luogo dove si trovava il Roveto ardente.

La mia escursione. Monte Sinai, Egitto: il Monastero di Santa Caterina.

Nel 527 d.C. Giustiniano ordinò la costruzione di un vero e proprio monastero con una grande basilica, chiamata la "Basilica della Trasfigurazione", protetta da un’imponente cinta muraria contro le incursioni dei beduini, che includeva anche la chiesa primitiva di Santa Elena.
Qualche secolo dopo i monaci ritrovarono il corpo di Santa Caterina che, secondo la tradizione, era stato trasportato dagli angeli sulla cima del Monte Caterina. Il corpo della Santa venne collocato in un sarcofago all’interno della basilica dove si trova tuttora e così venne chiamato "Monastero di Santa Caterina".
Nonostante la conquista da parte degli arabi musulmani del Sinai, i monaci continuarono a vivere nel convento, salvaguardati da un editto di Maometto che assicurava loro la sua protezione.

La mia escursione. Monte Sinai, Egitto: il Monastero di Santa Caterina.

I monaci che vivono oggi nel monastero sono 25 ed appartengono ad un ordine monastico che in origine aderiva alla Chiesa di Roma ma due secoli più tardi se ne staccò per seguire la liturgia della Chiesa Ortodossa d’Oriente.
Essi seguono la regola di San Basilio e adottano la lingua greca nelle funzioni liturgiche essendo i monaci stessi in gran maggioranza greci.

Oggi il Monastero è meta di pellegrinaggio sia religioso che turistico ed è uno dei luoghi più affascinanti del Sinai.

La mia escursione. Monte Sinai, Egitto: il Monastero di Santa Caterina.

Quella che è la più piccola diocesi del mondo è allo stesso tempo il più antico convento cristiano ancora esistente. Al suo interno la maggiore collezione esistente al mondo di icone e antichi manoscritti.
Il monastero di Santa Caterina è  passato indenne fra la corruzione dei secoli poichè tutti , da Maometto, fondatore dell’Islam, ai Sultani turchi, ai Califfi musulmani e a Napoleone, lo presero sotto la loro protezione preservandolo da rapine e distruzioni. Nella sua lunga storia Santa Caterina infatti non è mai stata conquistata, nè danneggiata. Ha attraversato le epoche fino ad oggi, mantenendo intatta l’immagine di luogo  sacro della Bibbia.

La mia escursione. Monte Sinai, Egitto: il Monastero di Santa Caterina.

La mia escursione. Monte Sinai, Egitto: il Monastero di Santa Caterina.

Il roveto è stato trapiantato a qualche metro da quello originale, sulle cui radici è stato eretto l’altare sacro della Cappella del Roveto Ardente.
Questo roveto è unico esemplare in tutta la penisola del Sinai ed ogni tentativo di trapiantarlo altrove, è fallito.
Questa è la storia del Monastero anche se poi sarebbe interessante ma anche lungo spiegare e raccontare tutto quello che avviene all’interno del Monastero; la parte che si visita ora, rispetto a parecchi anni fa, è minima; c’è un’attività caritativa, un’attività assistenziale, un supporto logistico ai pellegrini, un’attività archeologica, un’attività di restauro e tanto altro ancora.

La mia escursione. Monte Sinai, Egitto: il Monastero di Santa Caterina.

La penisola del Sinai, un tempo quasi desertica, ha accolto negli ultimi decenni, con un ritmo sempre crescente, l’invasione del mondo e della cosiddetta civiltà. Nel Sinai non abitano soltanto monaci e beduini nomadi; sorgono cittadine piccole o grandi, sopraggiunge un cambiamento di popolazione, si applicano programmi di sviluppo.
Il monastero e la penisola del Sinai rappresentano in questo momento, dopo le piramidi e Luxor-Abu Simbel, il terzo polo di attrazione turistica dell’Egitto con prospettive di sviluppo turistico continuamente crescenti. Tutti i luoghi di villeggiatura turistici del litorale distano al massimo 200-250 km dal monastero; perciò tutti i turisti della regione dedicano un giorno per un’escursione al monastero e ai dintorni. In questo modo il deserto rischia di perdere il suo carattere e di ridursi a un semplice elemento ornamentale e decorativo.

La mia escursione. Monte Sinai, Egitto: il Monastero di Santa Caterina.

Il monastero è oberato, per le ore mattutine e quotidianamente, da circa 1000 visitatori, sono enormi i problemi cui il monastero deve far fronte, tenuto anche conto del fatto che un così elevato numero di visitatori è costituito da turisti e non da pellegrini. Certamente i tempi di ingresso sono stati stabiliti in modo che sia recato il minor disturbo possibile alla vita del monastero.

La mia escursione. Monte Sinai, Egitto: il Monastero di Santa Caterina.

Riguardo i pellegrini, il monastero cerca di sostenere al meglio nello scopo spirituale del loro pellegrinaggio; per essi il monastero è aperto in qualsiasi momento. I pellegrini provengono tradizionalmente sia dall’oriente che dall’occidente; in questo momento sono molti i pellegrini provenienti dall’Europa orientale.

La mia escursione. Monte Sinai, Egitto: il Monastero di Santa Caterina.

Infine dobbiamo sempre ricordare che il Sinai rappresenta un luogo santo non solo per i cristiani, ma anche per i musulmani e per gli ebrei.

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