La mia nonna materna, la nonna Nerina, era maestra elemen...

Da Mafalda1980 @mafalda1980

La mia nonna materna, la nonna Nerina, era maestra elementare.
Mi rendo conto solo adesso di non aver mai scritto niente su di lei, ed è un peccato, perché era una gran donna. Ne parlerò più avanti.
Dicevo, era maestra elementare, e tra i suoi libri c'erano le guide didattiche "I quaderni di Giovannino", che mia mamma (maestra elementare anche lei, pur non avendo mai praticato, se non per pochi anni) usò per prepararmi all'ingresso in seconda elementare (la famosa primina).
Potete solo immaginare con quanto affetto ricordi quei libri.
Nel corso degli anni li ho sfogliati tante volte, ripensando a quello che mi aveva insegnato mia mamma, dalla poesia Dieci Giugno alle forme geometriche, con un misto di commozione e nostalgia.
Mia mamma è una persona buona, che ripone una grande fiducia nel prossimo e non scorge eventuali malignità. Porge spesso l'altra guancia. E poi un'altra ancora. E poi un'altra ancora.
Io da quel punto di vista non ho preso da lei: se a pelle una persona non mi piace, è difficile che cambi idea, e quasi sempre ho ragione.
Se uno è stronzo me ne rendo conto subito o quasi, e prendo le distanze.
Se una persona invece mi piace do confidenza, pure troppa a volte, anche se l'ho appena conosciuta.
Ma anche in quel caso il mio sesto senso ci azzecca (quasi sempre).
Questa lunga premessa per raccontarvi cosa ci è capitato negli ultimi mesi, a proposito di questi benedetti Quaderni di Giovannino.
Mia mamma li ha prestati a un'amica della palestra.
Tre anni fa.
Ha specificato che glieli stava prestando, perché si trattava di un ricordo della sua defunta madre.
Dopo un anno è nata la Purulla e mia mamma ha smesso di andare in quella palestra.
Pensate che la signora (definirla amica sarebbe inappropriato, a questo punto) le avesse, dopo un anno, restituito i libri?
Assolutamente no.
E non l'ha fatto neanche nel 2011.
Mia mamma, di tanto in tanto, le mandava un messaggio per chiederle gentilmente come stava e se poteva restituirle i suoi libri.
Non glieli ha restituiti neanche nel 2012.
Io sono venuta a sapere di questa storia a settembre, quando mi è venuta la curiosità di sfogliare i miei primi amati testi scolastici.
Mi sono inca**ata immensamente.
Non con mia mamma, poverina, che evidentemente pensava di avere a che fare con una persona civile ed educata, e invece la suddetta signora era un pezzo di mer*a, perché non si può trattenere per tre anni qualcosa che non è tuo, a meno che la persona te lo regali spontaneamente ed esplicitamente.
Insomma, ho iniziato a chiamare la signora a settembre.
Un paio di volte al mese.
Ho ottenuto solo ieri un appuntamento per la restituzione, fissato per sabato prossimo.
Il 12 alle 11.
Si accettano suggerimenti su cosa dirle di persona, sempre che i libri ce li abbia ancora e che venga all'appuntamento: a questo punto mi aspetto il peggior comportamento possibile.
Grrr.
Buon week-end a tutti!