La pavlova è la classica torta estiva, spesso la preparo quando tutta la frutta è al top della maturazione, quando fragole, pesche, lamponi, albicocche sono dolci, saporite, gustose e soprattutto grazie ai loro colori sgargianti riescono a pennellare la superficie di questa bianchissima torta.
L'ho sempre vista come una tela bianca, dove le macchie di colore erano date dalla frutta, e proprio per questo non l'avevo mai preparata in inverno, non avevo a disposizione i "colori giusti".
Ma con l'Abbecedario Mondiale siamo giunti in Australia e volete che non prepari questo dolce simbolo di questo stato...non sia mai!!!!
E così ho provato a decorarla con quanto avevo a disposizione e sono rimasta piacevolmente sorpresa ...d'ora in avanti la pavlova diventerà in casa mia una torta delle feste!
2 albumi
150 g di zucchero semolato
1 cucchiaio di maizena
1 cucchiaino di aceto di vino bianco
200 ml di panna fresca da montare
3 cucchiai di zucchero a velo
frutta fresca:
1 mandarancio
2 kiwi
4 datteri
1/2 melograno
Mettete gli albumi in una terrina e montarli con le fruste elettriche, aggiungendo lo zucchero un cucchiaio alla volta, continuare a montare per 8-10 minuti fino a renderli densi e lucidi.
Proseguire a montare incorporando la maizena e l'aceto ancora per un paio di minuti.
Coprire la placca del forno con un foglio di carta da forno, disegnarvi un cerchio della dimensione voluta (io 22cm di diametro), distribuire la massa montata con un cucchiaio o se volte un disegno definito anche con il sac a poche, cercando di mantenere i bordi più alti rispetto al centro.
Infornare a 120°C, in forno già caldo con funzione statica (attenzione non ventilata, altrimenti si forma la crosticina esterna e l'umidità rimane intrappolata all'interno, inficiando la buona riuscita della meringa) per 30 minuti con porta chiusa, poi aprire lo sportello inserire il manico di un cucchiaio di legno e proseguire la cottura per almeno 1 ora e mezza.
Trascorso il tempo di cottura, controllare se la meringa risulta ben asciutta, se ciò non fosse è possibile continuare la cottura, ma senza aumentare mai la temperatura altrimenti tenderebbe a scurirsi. Sfornare e lasciare raffreddare.
Montate la panna, che deve essere ben fredda, a neve molto ferma, con lo zucchero a velo.
Solo prima di servire, mettere la meringa su di un piatto di portata, distribuire al centro la panna e decorare con la frutta fresca, spicchi di mandaranci, fettine di kiwi e chicchi di melograno, oltre a qualche pezzetto di dattero.
Con questa ricetta partecipo all'Abbecedario Culinario Mondiale, organizzato da Trattoria MuVarA, che per la lettera C di Canberra (Australia) è ospitato da Haalo del blog Cook almost anything