La mia prima volta a Singapore: qualche consiglio pratico

Creato il 15 maggio 2015 da Clamore79

Erano i primissimi anni '80 quando in radio passava una canzone dal testo insulso  – come ne giravano tante in quegli anni – che nel ritornello ripeteva fino allo sfinimento "Singapore, vado a Singapore, vi saluto belle signore!". Non so se fu per via del ritornello orecchiabile o per qualche altro recondito motivo, ma a me quel "Singapore" si impresse nella mia testa di bambina e viaggiatrice in erba.
Quel "Singapore" mi incuriosiva.
A marzo 2015 ho potuto finalmente dare un volto a quella città dal sapore così esotico e misterioso. Con la mia visita a Singapore ho realizzato uno dei miei sogni di viaggio. Ma non solo: Singapore ha lasciato il segno.
Qualcuno era sorpreso che una come me – innamorata di mete selvagge e fuori dal mondo, che aveva scelto di restare due mesi nello sperduto Laos – volesse tanto vedere una megalopoli ultramoderna e sofisticata come Singapore. Ma mi incuriosiva da morire. Mi incuriosiva per quello che altri viaggiatori mi avevano raccontato, perché tanti sembravano adorarla e ne facevano descrizioni mirabolanti. E sotto sotto sapevo che mi piaceva già.
Martin, un ragazzo svizzero conosciuto a Vientiane che vive a Singapore, mi aveva avvertita: "Guarda che non è come sembra da fuori, non è il paese dei balocchi". Quando gli chiedi di descrivermela con un aggettivo lui scelse senza sforzo "Expensive". Ok, sarà una città cara, ma io volevo vederla lo stesso.
In effetti è stato uno shock passare dal mio pranzo medio da un dollaro in Laos agli standard singaporiani, ma è stato ben ricompensato da tutto il resto.
Singapore è una metropoli da 5 milioni di abitanti ma non è caotica e non c'è tutto quel traffico che ti aspetteresti (grazie a una politica ecologista che tassa molto gli automobilisti e incentiva a utilizzare i mezzi pubblici), è ricca di spazi verdi, è pulita e ordinata ma ha regole molto rigide (vietato mangiare o bere in metropolitana, vietato il durian, vietato il chewing-gum), è ricca (è una delle grandi capitali finanziarie del mondo), modernissima (sembra di trovarsi catapultati già nel XXII secolo) e, dulcis in fundo (la cosa che a me piace in assoluto di più) è super cosmopolita.

Essere a Singapore è come essere contemporaneamente in ogni luogo del mondo. C'è China Town, il quartiere cinese, un tempo un crogiolo di fumerie d'oppio e bordelli, con i suoi negozi, templi, ristoranti tradizionali e la sua atmosfera viva e intrigante; c'è Little India, il quartiere indiano, con i suoi mercati profumati, le case colorate,i templi induisti, l'aria vibrante di musica indiana, di incenso e di fiori. A pochi isolati di distanza c'è Arab Street, con le sue moschee, i negozi di tessuti, i ristoranti medio-orientali e un'atmosfera da mille e una notte.
 
 
La popolazione di Singapore è infatti un affascinante mix di malesi, cinesi, indiani, europei, che portano avanti una convivenza pacifica e rilassata. Le lingue ufficiali sono il malese, l'inglese, il cinese mandarino e il tamil.
Ma prima di raccontarvi in dettaglio la città (lo farò nei prossimi post), vediamo di rispondere a qualche domanda pratica.

Quanti giorni sono necessari per vedere Singapore?

Io ci sono rimasta per tre giorni, tre giorni molto intensi in cui ho cercato di vivermi la città il più possibile. Ho constatato in fretta che tre giorni sono troppo pochi per conoscere ogni angolo della città (va beh, pazienza, vorrà dire che mi toccherà tornare). A mio parere ci vorrebbe almeno una settimana (anche se così i costi lievitano..). Singapore è grande, ha molto da offrire e spostarsi da una parte all'altra della città può richiedere parecchio tempo, nonostante i mezzi siano molto efficienti. A mio parere ci vuole almeno una mezza giornata per gustarsi a fondo l'atmosfera di China Town o di Little India, per visitare con calma i Botanic Gardens, una giornata intera se si vuole andare a Sentosa, ad esempio. Al massimo potete spezzare la visita a Singapore in più tappe: essendo uno dei principali hub aeroportuali del Sud-Est Asiatico, potreste approfittare di uno scalo di passaggio per vedere la città.

In che zona prendere l'albergo? Dove dormire?

A Singapore i posti dove dormire non mancano (http://destinia.it/h/l51506-hotel-singapore) di certo, l'unica accortezza è quella di considerare il fattore prezzo ma anche quello posizione. È meglio scegliere di soggiornare in una zona centrale (Orchard Street, Clarke Quay, China Town, Colonial District, Little India), assicurandosi di avere una fermata della metro vicina per potersi spostare con comodità. Le soluzioni più economiche si trovano tra China Town e Bugis.

Come spostarsi? È meglio fare l'abbonamento per i mezzi?

Il modo migliore per spostarsi a Singapore è senza dubbio la metro. Ci sono cinque diverse linee, con treni operativi dalle 5.30 a mezzanotte. Consiglio di comprare la EZ-Link card, una carta ricaricabile (con contanti o bancomat) utilizzabile sia per la metro sia per il bus (accettata anche su molti taxi). La si acquista presso le biglietterie delle stazioni della metro o presso i negozi 7Eleven.

Cosa vedere assolutamente nel caso in cui si abbia poco tempo?

Oltre ai quartieri etnici che ho già citato (China Town, Little India, Arab Street), un must è l'area di Marina Bay, la faccia più famosa e sfarzosa di Singapore, dove ammirare il suo splendido skyline, il Colonial District con i suoi musei e palazzi coloniali (non mancate una capatina al mitico Raffles Hotel), il Gardens by the Bay con i suoi meravigliosi Supertree che la sera si illuminano (andateci tra le 19.45 e le 20.45 quando c'è lo spettacolo di luci e musica), la bellissima Emerald Hill Road, con le sue piccole case colorate che fanno a pugni con i grattacieli di Orchard Road, i Botanic Gardens con il National Orchid Garden, la più grande esposizione al mondo di orchidee, la zona di Clarke Quay (anche se affollata di ristoranti turistici è il posto ideale per una passeggiata serale). La sera è il momento migliore anche per concedersi un giro in battello lungo il fiume e per godersi lo spettacolo della città illuminata by night. E queste sono solo le cose essenziali...

È davvero così cara?

Sì, è cara, ma con qualche accortezza potete anche riuscire a non farvi dilapidare il portafoglio. Comprate la Ez-Link card e spostatevi con i mezzi (che non sono poi così cari) e fate acquisti nei quartieri etnici, dove potrete cavarvela anche con poco (una bottiglia d'acqua al 7Eleven costa tre volte di più di una bottiglia acquistata in una bottega di Little India). E se vi spaventate quando vedete i pezzi espressi in dollari, ricordatevi che sono espressi in dollari singaporiani (SGD), non americani, quindi dovrete fare circa diviso due.

Dove andare a mangiare?

Ristoranti ce ne sono ovunque e di ogni etnia, cibo da strada un po' meno. A me è piaciuto molto mangiare alle bancarelle del Makansutra Glutton's Bay, dove è possibile gustare piatti delle specialità malesi spendendo il giusto a due passi da Marina Bay.
Buona Singapore!

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