1. #Realtà
Sebbene nella lettura io sia capace di spaziare di più tra i generi, vagando dal romanzo storico al thriller e al post-apocalittico, nella scrittura creativa prediligo sicuramente trattare della realtà. In ogni sua caratteristica, la concretezza del mondo reale e del vissuto dei personaggi, credo sia un tratto che contraddistingue il mio modo di scrivere. Mi piace scrivere di ciò che è realmente accaduto o di ciò che potrebbe realmente accadere; i miei sono personaggi realistici, che vivono e agiscono verosimilmente. Mi piace definire la mia scrittura, "indagine della realtà", senza alcuna pretesa di riuscirci bene. Questo, d'altra parte, non pregiudica il mio obiettivo di "sperimentare" vari generi, perché no, anche quello fantascientifico. Del resto ho sentito parlare di un certo Connettivismo, proprio sul blog di Daniele, che mi incurioscisce parecchio... Quindi realtà e esperienze reali sempre al centro della scrittura, ma sempre aperto a nuove possibilità.
2. #Rapporti umani
Questa è una cosa dalla quale non posso prescindere. Credo che quasi tutti i libri lo facciano - alcuni intenzionalmente, altri no. Io, nelle mie storie, sento il bisogno di parlare dei rapporti umani. Tutto è incentrato attorno al vissuto di una persona e al modo in cui gli uomini condividono emozioni. Sentimenti, azioni e conseguenze dell'uomo, il modo in cui si comporta in società, le paure, le incertezze, le gioie. L'obiettivo della mia scrittura è parlare di questo.
3. #Immagine
Ho l'impressione che, quando scrivo, io parli per immagini. Mi piace, sia quando leggo, sia quando scrivo, poter trasformare le parole in immagini, i concetti in scene o oggetti che abbiano uno spessore. Mi piace poter costruire dentro di me - e quindi far vivere al lettore - un'esperienza visiva. Evocare immagini reali, o semplicemente ricordi da poter collegare alle proprie esperienze reali, in modo da avere sempre un punto di riferimento concreto a cui potersi rivolgere.
4. #Sincerità
Forse avrei dovuto usare il termine spontaneità, ma quando si tratta di scrittura, "sincerità" chiarisce meglio il concetto. Nella scrittura creativa si può dire che tutto è finzione. Sono finti i personaggi, finte le storie, magari i luoghi neppure esistono. Eppure - credo - ciò che lo scrittore non può fingere (perché non può inventare) sono i sentimenti. Quando lo scrittore si rivolge al lettore non può mentire su ciò che prova. Deve essere sincero, mettere a nudo le sue emozioni, i suoi stati d'animo; deve fare in modo che i lettori partecipino emotivamente a ciò che lui stesso ha creato. Se c'è una cosa vera, pura, tangibile in un libro, quella è l'emozione che esso regala a chi legge.
Credo che queste parole descrivano al meglio la mia idea di scrittura creativa. Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate voi, e conoscere le vostre quattro parole!