La mia Torino: una città vista con nuovi occhi

Creato il 29 maggio 2013 da Nonsoloturisti @viaggiatori
La prima considerazione che mi viene in mente quando penso alla mia esperienza a #lamiatorino è che, sebbene fosse un blogtour organizzato nella mia città, la sensazione è stata quella di aver fatto un week end fuori porta, sensazione per altro molto gradita. Questo lo devo principalmente ad un fatto: ho visto la mia città attraverso gli occhi di altri 29 blogger provenienti da tutta Italia, alcuni dei quali visitavano Torino per la prima volta.

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Li ho visti appassionarsi alle nostre vivaci  vie del centro, alle nostre elegantissime piazze e ai nostri regali palazzi durante la visita guidata della città del sabato.

Li ho visti appassionarsi al nostro cibo (e come dargli torto!) che nel caso specifico ha trovato i suoi rappresentati nel produttore di cioccolato Guido Castagna, nel ristorante Il Monferrato, nell’agrihamburgeria M** Bun e nelle food blogger Silvia Tacconi e Ambra Orazi. Qui è il caso di spendere due paroline in più per ciascuno di questi rappresentanti del buon cibo torinese. Le prelibatezze di cioccolato di Guido Castagna ci hanno accolto al nostro arrivo al Grand Hotel Sitea e devo dire che se la città voleva accogliere bene i suoi ospiti blogger, modo migliore non poteva davvero esserci. Il Monferrato, ristorante tra i più longevi della città e che offre specialità tipiche torinesi, per me non è stata una scoperta ma una piacevole conferma che ha trovato un ulteriore rafforzamento nell’entusiasmo con il quale i miei compagni d’avventura si sono avventati sul cosciotto di maiale al fieno maggengo. Grande entusiasmo lo ha raccolto anche il  M** Bun, la prima e unica agrihamburgeria slow fast food di tradizione piemontese. Quello che ha colpito tutti di questo posto non è stato soltanto l’ottimo cibo che offre, ma tutto il progetto costruito intorno. Gli ingredienti dei cibi sono tutti del territorio con filiera corta, i materiali utilizzati tutti riciclabili, devolvono il 30 per cento dei proventi della vendita della loro bibita analcolica, la Molecola, a SOS Villaggi dei Bambini e infine, cosa che io ammetto ignoravo, per promuovere la città hanno una radio interna che passa solo pezzi di artisti torinesi! L’ultima perla culinaria ce l’hanno offerta le due food blogger che la domenica hanno preparato un fantastico picnic all’interno della vecchia scuderia della Residenza Reale di Stupinigi.

Li ho visti appassionarsi alla musica che, proprio in quei giorni, grazie alla manifestazione Torino Jazz Festival, riempiva le piazze e le vie della città a qualunque ora. Abbiamo ascoltato note jazz in Piazza Castello, davanti a un palco ai Murazzi sotto la pioggia, ascoltando un gruppo ospitato da La Drogheria in Piazza Vittorio, gustandoci l’aperitivo al Jazz Club e persino facendoci spazio tra la calca che si era creata ai Magazzini sul Po (per i torinesi meglio conosciuti come Giancarlo 2).

Li ho visti appassionarsi come bambini durante il giro in bici con le Royal E-bike con le quali ci siamo spostati dalla Gran Madre fino a Stupinigi attraversando tutto il Parco del Valentino. Mi ha fatto piacere sentire come questo parco al quale io sono profondamente legata, sia stato anche apprezzato da occhi esterni. Le bici poi, ammetto, sono un vero spasso perché la spinta propulsiva del motore elettrico permette di raggiungere velocità considerevoli senza il minimo sforzo! Ora sono diventata una grande promotrice di questo progetto di valorizzazione e promozione delle Residenze Reali  promosso da Turismo Torino e Provincia in collaborazione con Gran Bike di Torino. Tutte le domeniche è infatti possibile partecipare a questo tour con accompagnatori cicloturistici. Solo un consiglio: occhio al meteo, il nostro ritorno sotto la pioggia ci ha fatti rincasare davvero fradici!

Li ho visti infine lasciare Torino con la voglia di tornarci per scoprire angoli caratteristici e tutte le sorprese  che questa città ancora può riservare loro. E io garantisco: sono tante, abbastanza per riempire ancora molti altri fine settimana.


Eletrotter

Vivo a Torino, città che amo profondamente, ma nonostante questo mio amore, spesso, sento l’esigenza di scappare lontano da lei per scoprire altri nuovi splendidi luoghi. Credo profondamente che anche viaggiare sia una forma d’arte e che più il viaggiatore sviluppa curiosità, fantasia e originalità, più saprà creare itinerari di viaggio meravigliosi.

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