Perdonami fanciulla ma lo sai che i vecchi sono un po' cismosi....
Miami è.
Miami.E' tutto il contrario dei posti che in cui amo gironzolare, ma lo confesso ...ho amato anche lei. E mi manca, quanto mi manca.
Non ero mai stata in US prima, quindi potete capire cosa può provare una persona che si trova per la prima volta di fronte all'esagerazione americana. Non nutro grandissima simpatia per questo lato del bloqueo (Aston ho preso in prestito la definizione), ma questa città in parte mi incuriosiva. Ho avuto l'occasione di trascorrerci alcuni giorni, alcuni bellissimi giorni, che non dimenticherò facilmente.
Miami è…
E' come la vedi nei telefilm.
E' CSI.
E' gente che corre lungo il vialetto alberato che costeggia l'immensa spiaggia bianca di South Beach.
E' ragazzi che volano veloci sugli skateboard.
E' giganti di colore su macchine giganti con catene d'oro giganti che ascoltano reggaeton e hip hop a tutto volume. E' gente seduta sul marciapiede col PC in mano che canta ad alta voce.
E' culone che si strafogano di schifezze ricoperte di salse multicolor alle 10 di mattina.
E' pizza alta 7 cm guarnita con… ananas (si, ananas).
E' fare colazione con una giga muffin ai mirtilli di Starbucks e un green tea su un muretto di fronte all'oceano.
E' il cielo azzurro che da un momento all'altro si scatena in un temporale.
E' sole caldo del mattino.
E' art decò.
E' fisici scolpiti color caffèlatte E' over size: la bottiglia d'acqua, il mojito, la caesar salad, lo yogurt, l'hamburger, gli specchietti retrovisori dei fuoristrada, il barattolo di mayonnaise, i beveroni che ti servono in spiaggia, le tette (finte).
E' i ragazzi del ristorante brazilero che ogni sera ci offrono almeno 3 giri di limoncello (si limoncello!)