Oggi ospite delle “Micro interviste” è un blog che condivide con me l’ubicazione in Oriente: Asiamonamour
Portata per l’avventura, a maggio-giugno scorsi ha partecipato alla spedizione di Overland 15 (andato in onda su Rai 1) come interprete. Il viaggio con Beppe Tenti l’ha vista impegnata in un’avventura lungo la mitica via della seta, percorrendo in auto 16 mila Km! Insomma, avrete capito che Teresa ha tante esperienze molto interessanti nel suo bagaglio!
Partiamo con le domande:
♠ Come ti vuoi presentare?
Sono una salentina di fatto e zingara per vocazione.
♠ Il perché del tuo espatrio?
In questo periodo (da circa 2 anni e mezzo) vivo a Taiwan e ci sono arrivata per seguire mio marito e il suo lavoro. Precedentemente abbiamo vissuto 5 anni a Shanghai (per il mio lavoro e in quel caso lui aveva seguito me).
♠ Se dico “casa”, qual è la prima che ti viene in mente?
Casa e`il posto dove sto bene, dove sento l’odore dell’inverno e quello dell’estate, profumo di caminetti accesi e arance, di menta e peperoni arrostiti, di mare, di origano e pini. Salento e Croazia quindi.
♠ La tua casa attuale la vivi come un transito o l’hai fatta tua personalizzandola?
La mia casa attuale la vivo purtroppo come un transito, per ciò non vedo l’ora di cambiare di nuovo.
♠ Il tuo luogo dell’anima in Italia? Un luogo dove ti senti bene.
Il Salento, la mia casa, la mia spiaggia, i miei paesaggi.
♠ Il tuo luogo dell’anima a Taipei?
Qui non ho un luogo dell’anima, non sono ancora riuscita a trovarlo. Ma sicuramente un posto in cui mi piace guardare la città da un’altra prospettiva è Maokong, dove ci sono le piantagioni di tè. Si raggiunge con l’ovovia e la vista e’ fantastica da lassù.
♠ C’è una foto scattata da te o a te, appartenente alla tua nuova vita, che riveste un significato particolare?
Nella foto un medico di medicina tradizionale cinese crea le “pozioni magiche” mescolando varie piante e radici che aiuteranno il malato a guarire non dal sintomo, ma dalla malattia alla sua base.
♠ Una cosa o un oggetto che ti segue in tutti i traslochi?
Delle vecchie e logore foto di famiglia.
♠ L’abitudine a Taipei che hai fatto tua?
Usare il computer nei caffe`e starci per ore bevendo il tè.
♠ L’abitudine italiana a cui non sai rinunciare nemmeno lì?
L’uso del basilico, di cui ho comprato i semi in Italia piantandoli sul balcone. Più che l’uso, e`proprio l’odore a cui non so rinunciare, perché intriso di ricordi e di belle sensazioni.
♠ Cosa fatichi ad accettare di Taipei?
Fatico ad accettare la mano dell’uomo che ha distrutto la natura meravigliosa.
♠ Affetti esclusi, cosa ti manca di più dell’Italia?
Andare in libreria e perdermi tra i libri capendone la lingua.
♠ Se immagini il tuo futuro, d’istinto, senza se e senza ma, dove ti vedi?
Non mi vedo in nessun posto e in mille posti. Purtroppo nel mio vocabolario non esiste la parola “futuro”. Non so se sia un bene o un male…
♠ Vuoi dire qualcosa per concludere?
Dalla mia esperienza di nomadismo consapevole, vorrei solo dare un consiglio banale, ma assoluto: non restare intrappolati in una vita che non ci appartiene per paura di perdere le certezze, ma rischiare di cambiare rotta e andare controvento può aprirci un mondo fantastico. E poi viaggiare, viaggiare e viaggiare. Se non fisicamente, almeno con la mente.
Grazie Teresa per il tempo che mi hai dedicato! Credo non ci sia conclusione più bella della tua!
Se ti sei perso le altre “Micro interviste” leggile qui:
La Micro intervista a “Still Words”
La Micro intervista a “Blu Indigo”
La Micro intervista a “Such an Amount of worse for you”