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La mietitura del riso in Isaan: meccanizzazione o tradizione?

Creato il 05 novembre 2013 da Italianoabangkok @BeingAndrea
  • La mietitura del riso in Isaan: meccanizzazione o tradizione?

    E’ la prima volta in assoluto che a casa di Noom si abbandona la falce. Prima di oggi non era mai capitato. La mietitura del riso è sempre stata fatta a mano, meticolosamente e rigorosamente a mano! Leggo negli occhi della mamma di Noom una certa preoccupazione: è stata lei ad avermi insegnato come impugnare la falce e distinguere le spighe buone da quelle contaminate dalle muffe. Di certo si starà chiedendo chi lo spiegherà alla macchina che non tutto il riso deve essere raccolto e che un chicco contaminato può rovinare l’intero raccolto. Lei s’era anche opposta alla trebbiatura meccanizzata ma aveva ceduto quando l’avanzare dell’età le aveva impedito di farlo da sola.

    La mietitura del riso in Isaan: meccanizzazione o tradizione?

    Al riparo dal sole…

    Rivolgo a Noom la domanda del perché abbia deciso di non farlo a mano. Non mi aspetto una risposta logica e resto stupito quando la risposta arriva senza esitazione: “Questo riso mica lo mangiamo noi, lo vendiamo e chi lo acquista provvederà a trattarlo contro le muffe e a confezionarlo adeguatamente prima di venderlo a chi il riso non lo produce! Il riso che ci teniamo per noi non è ancora maturo e lo raccoglieremo a mano, come sempre! Ci mancherebbe altro…”.

    Una logica disarmante quella che ha spinto Noom ad acquistare degli appezzamenti di terreno in più con i risparmi messi da parte, per produrre riso in più da vendere. L’unica richiesta fatta dall’acquirente è che si tratti di Caw Hom Mali - ข้าวหอมมะลิ, ovvero di riso Jasmine -letteralmente riso che profuma di gelsomino-coltivato senza l’uso di pesticidi e diserbanti.

    E così prosegue l’inseguimento alla mietitrice.

    La mietitura del riso in Isaan: meccanizzazione o tradizione?

    Mietitrabbiatrice: raccoglie il riso e lo separa da paglia

    Nonostante oramai diversi “imprenditori” abbiano investito nell’acquisto di macchinari da “affittare” a chi non ce l’ha, in questo periodo la richiesta è maggiore dell’offerta e così passiamo gran parte della giornata a caccia di qualcuno che ci garantisca di venire a raccogliere il nostro riso (va be’, dovrei dire di Noom ma visto che questo ho contribuito a piantarlo di persona, lo sento un po’ mio). Ogni macchina lavora quasi ininterrottamente 24 ore al giorno. Alla guida si susseguono conducenti diversi affiancati da collaboratori che sondano il terreno per assicurarsi che non ceda sotto il peso della macchina e aprono la strada fra un appezzamento e l’altro. Durante la mattina ne incontriamo diversi, ciascuno però sembra avere una lista d’attesa piuttosto lunga. Ci sono tante famiglie che venderanno parte del loro raccolto.

    La mietitura del riso in Isaan: meccanizzazione o tradizione?

    Mietitrebbiatrice in grado di raccogliere su una superficie di 1 ettaro in 1 ora!

    Ovviamente lasciamo a tutti il numero di cellulare e ci mettiamo in “lista d’attesa”. Ognuno promette di arrivare nel pomeriggio ma nessuno si fa vivo. Solamente al tramonto arriva la tanto attesa telefonata: domani all’alba si inizia a lavorare sul serio!

    È con la schiena piegata e le mani intorpidite dall’impugnare la falce che ho imparato ad apprezza il vero valore della ciotola di riso che accompagna i pasti
    Andrea in Thailandia

    Posted 33 minutes ago

    Tags: riso, isaan, Sakhon Nakhon, sakon nakhon, Baan Paa Kaaw,


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