La migrazione, da Hardware a Software e Servizi

Creato il 27 marzo 2014 da Egosistema

Il mondo dell’Hardware è certamente uno dei più competitivi. Essendo relativamente nuovo, il progresso tecnologico è molto rapido, ecco quindi che basta anche solo un passo falso, una strategia sbagliata, un periodo di appagamento ed ecco che si può passare da essere al vertice del mercato a rischiare addirittura il fallimento.

E allora cosa conviene fare se le vendite non vanno più come una volta?
La cosa più logica da fare è spostare il proprio core business, ecco che molte aziende, anche se non in gravi situazioni finanziarie ma che comunque vedono un calo dei profitti derivanti dall’hardware, tendono a spostare il fulcro delle loro attività verso software e servizi spesso cambiando anche il tipo di clientela a cui si rivolge passando dal mercato consumer al B2B (Business to business).

Un esempio di questo fenomeno è la Xerox, che ha completamente abbandonato la divisione PC per incentrarsi sui servizi alle aziende (mantenendo comunque la produzione\vendita di stampanti) o anche l’IBM, che ha ceduto le divisione PC e Server per concentrarsi, tra l’altro, sulla vendita di software nel mercato business.

Spostandoci in ambito mobile uno degli esempi più recenti è Nokia. Con la vendita di Vertu prima, e della divisione mobile dopo (vendita che ufficialmente non si è ancora conclusa) ha incentrato le sue attività sui servizi cartografici e le infrastrutture telefoniche.

E la prossima azienda a intraprendere questo percorso quale potrebbe essere?

Blackberry (ex R.I.M.) ha reso disponibile la sua app di messaggistica per iOS e Android, ma è ancora poco per poter presagire un cambio di rotta del genere.
HTC? Forse si.

Che l’azienda Taiwanese (o Cinese?) non navighi in buone acque è cosa risaputa, i suoi smartphone non vendono come dovrebbero (e in un mercato dove servono continui investimenti in R&D la nicchia di mercato non permette la sopravvivenza), nel segmento tablet non si è mai impegnata (dopo il flyer più nulla)… Nelle interfacce invece ha sempre ricevuto molti apprezzamenti, sin dai tempi di Windows Mobile la TocuhFlo prima, la Sense poi sono state tra le UI più benviste dagli utenti, questo ha addirittura dato il via a porting più o meno riusciti verso smartphone di altri produttori del software HTC.

Ecco quindi che in futuro HTC potrebbe puntare proprio su questo settore (anche senza abbandonare la vendita di smartphone) per rissollevare le sorti della società. E l’ipotesi non è poi così improbabile visto che sul Play Store hanno già cominciato ad apparire HTC Zoe (il software dedicato alla fotocamera), HTC Sense TV, HTC Service Pack (identificato come com.htc.sense) e HTC BlinkFeed (com.htc.launcher), c’è da precisare però che al momento è tutt’altro che sicuro il fatto che saranno disponibili per device non HTC.
Al momento non c’è nulla di concreto ma sicuramente se anche questo 2014 non dovesse andare bene per HTC, i vertici dell’azienda potrebbero (dovrebbero?) prendere in considerazione anche azioni di questo tipo.