Situata nell’attuale Turchia, Efeso ha sfidato il tempo ed è arrivata ai giorni nostri mantenendo quasi del tutto intatta la sua straordinaria bellezza, un luogo magico dove ogni pietra racconta con forza la propria storia millenaria. Oggi è una delle mete più frequentate dal turismo per via della bellezza dei suoi monumenti come la Biblioteca di Celso la cui facciata era ornata con statue raffiguranti la virtù, l’intelligenza, la saggezza e la scienza, e nel cui interno poteva contenere fino a 12.000 pergamene, conservate in nicchie in modo tale da essere protette in caso di incendio e le Terme di Scolastica, che prendono il nome dalla ricca donna romana che ne sovvenzionò la costruzione. Alle spalle delle terme sorgeva il tempio, in stile corinzio, costruito in onore dell’imperatore Adriano e la via di Marmo, che conduceva dal teatro alla biblioteca.
Ai piedi del monte Pion si trova il grande teatro che poteva contenere circa 25.000 spettatori. La particolarità che da lustro al teatro è l’inclinazione delle file dei posti a sedere che permetteva una visuale completa ed una acustica perfetta. Da qui partiva la via Arcadiana che conduceva all’antico porto oramai insabbiatosi nel corso dei secoli. Sui lati di questa larga via notano i resti del colonnato che sorreggevano i portici lastricati di mosaici e su cui si aprivano negozi, mentre alle due estremità si trovavano porte monumentali e fontane.
Vicino ad Efeso si trova si trova una piccola costruzione conosciuta come casa dove la Vergine Maria visse dopo la morte di Gesù e la Grotta dei Sette dormienti che, secondo la leggenda, vi si nascosero sette giovani cristiani perseguitati dall’imperatore; qui si addormentarono e si svegliarono dopo 209 anni. Per visitare la casa di Maria si paga una piccola quota, mentre la visita alla grotta è gratuita e se si ci vuol rifocillare, c’è un ottimo bivacco al fresco con cibo e bevande eccellenti a poco prezzo.