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la miseria personale ed etica del brigatista rosso Valerio Morucci e la grandezza umana e politica di Aldo Moro: la telefonata che anticipa l’assassinio, quella dopo l’assassinio e le lettere prima della morte

Creato il 09 maggio 2014 da Paolo Ferrario @PFerrario

la miseria personale ed etica del brigatista rosso Valerio Morucci e la grandezza umana e politica di Aldo Moro: la telefonata che anticipa l’assassinio, quella dopo l’assassinio e le lettere prima della morteOriginally posted on Tracce e Sentieri.:


Telefonata di Valerio Morucci al professor Franco Tritto, amico di Moro.
“E’ il professor Franco Tritto?”
Chi parla?”
Il dottor Nicolai.”
Chi, Nicolai?”
È lei il professor Franco Tritto?”
“Sì, ma io voglio sapere chi parla. ”
“Brigate rosse. Ha capito?”
“Sì.”
“Adempiamo alle ultime volontà del presidente comunicando alla famiglia dove potrà trovare il corpo dell’ onorevole. Aldo Moro. Mi sente?”
“Che devo fare? Se può ripetere…”
“Non posso ripetere, guardi. Allora, lei deve comunicare alla famiglia che troveranno il corpo dell’onorevole. Aldo Moro in via Caetani. Via Caetani. Lì c’è una Renault 4 rossa. I primi numeri dì targa sono N5.”


La mattina del 16 marzo 1978 - il giorno in cui un nuovo governo  guidato da Giulio Andreotti e sostenuto dall’allora Partito Comunista Italiano - stava andando in Parlamento per ottenere la fiducia, l’auto che trasportava Aldo Moro, dalla sua abitazione alla Camera dei Deputati…

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