“All’inizio pensa che sia felicità, ma poi giunge alla conclusione che si tratta di amore. Di amore, porca miseria, pensa. […] Una volta che t’importa di qualcosa, comincia a importarti di tutto. ”.
E che di lì a pochi mesi lo desterà dal suo torpore con tutte quelle domande. Non voleva più averci niente a che fare con la vita ora che sua moglie non c’era più; e nemmeno con la libreria, chi se ne importa degli agenti librari, delle novità editoriali, non ha più senso nulla. A parte Maya…
Gabrielle Zevin mette insieme un po’ di faccende: una storia d’amore che forse decolla forse no; un uomo che sceglie di tornare a vivere (o forse no); un matrimonio in crisi e per fortuna, ma soprattutto unisce amori di bimbi e adulti fino a creare una nuova e improvvisata famiglia. Le numerose citazioni che rimandano a libri famosi in tutto l’Occidente, poco originali come idea di fondo, riescono tuttavia a non annoiare. “Tutto quello che ti serve sapere di una persona lo capisci dalla sua risposta alla domanda: “Qual è il tuo libro preferito?””.
In effetti si tratta di un libro che contiene un altro libro al suo interno, e le cui pagine scritte dal protagonista rimandano a citazioni di libri famosi; chi troverà queste pagine memorabili, saranno facilmente lettori con una buona conoscenza di letteratura straniera.
L’autrice Gabrielle Zevin, per il fatto stesso di essere laureata in Lettere a Harvard, e per aver intrapreso la strada professionale della sceneggiatrice, è stata senza dubbio sostenuta in questo tam tam.
Per contro, come ogni volta in cui le attese sono così calcate dai media, il rischio di annaspare fino alle ultime pagine in cerca del colpo di scena, di stordirsi per lo stupore e di aspettarsi che il cuore presto parta con i battiti accelerati, potrebbe essere disatteso. Oppure no, molto dipende dall’unità di misura con cui siamo in grado di dare un valore alla nostra, di felicità.
Written by Daniela Montanari
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