La moda come la fisica. Sublimata nel cinema

Creato il 07 dicembre 2014 da Oggialcinemanet @oggialcinema

Tra mode passeggere e capi che rimarranno attuali per i secoli dei secoli, abbiamo mappato i trend di questo inverno. L’imperativo è la sovrapposizione, di vecchi frame e nuovi modelli, principio della matematica e della fisica che riguarda le trasformazioni e le interferenze. Lo stesso concetto si traduce nella moda, che si piega ad infinite soluzioni contemporaneamente possibili e alternative plausibili. Uno diventa molteplice. Il molteplice si riassume nell’unità. Quello che è stato un tempo, in una vecchia pellicola, domani, sarà ancora. Come in una trasformazione chimica, da reminescenza liquida a materia glamour attuale. La femminilità contemporanea è un insieme sfaccettato di variabili che si miscelano, facendo confluire in un unico paradigma delicatezza e forza, sensualità e rigore. L’equazione di questa moda si traduce sul grande schermo o ne trae ispirazione. Rievocando grandi miti, tracciando paradigmi nuovi. In nome di una libertà di pensiero che è il vero must della donna di oggi. Ecco a chi ispirarsi per cogliere l’essenza di questa stagione.

Look boyfriend.
L’inverno ha già delineato uno stile prevalentemente mascolino fatto di giacche, jeans boyfriend e tanto tweed. Una delle dive di riferimento del glamour, quando ancora dovevano inventarselo, è Marlene Dietrich. In “Marocco“ interpreta una showgirl perduta, abbigliata in abiti maschili, cilindro nero, frac con papillon bianco e stringate maschili. Marlene fu la prima a giocare con i codici dell’abbigliamento maschile, tenendosi sempre sul filo teso dell’ambiguità sessuale. Perfetta incarnazione dello stile Dior, senza tempo.

Il cappotto over.
La tendenza oversize comincia negli anni ottanta, quando le donne in carriera ostentano tailleur con le “spallone” super imbottite per dimostrare il loro successo. Oggi la moda extra large continua ad impazzare e il cappotto ne è il protagonista indiscusso. Nulla a che fare con la tragica drammaticità del film di Alberto Lattuada. Lungo, lineare, rubato dal guardaroba di lui. Spigato o in lana tartan per mise eleganti e trendy. In “The Grand Budapest Hotel”, Fendi ha realizzato un maxi cappotto in stile militare doppiopetto di astrakan grigio, mentre ha impreziosito di visone nero i bordi, il collo e il manicotto della sontuosa mantella di velluto di seta italiana dipinta a mano indossata da Madame D., impersonata da Tilda Swinton.

La novità?
E’ proprio la blanket coat, ovvero la mantella, declinata in diversi modelli, dal poncho alla vera e propria coperta, perfetta per i primi freddi. Corta, lunga, in maglia, in piumino, in pelliccia, in versione geometrica o check plaid. Oppure con cappuccio e ricamata come nelle fiabe. Nel 1931 usciva nelle sale cinematografiche americane “Mata Hari” con protagonista Greta Garbo, nei panni dell’avvenente spia doppiogiochista, condannata a morte per tradimento durante la prima guerra mondiale, che indossava una splendida mantella di velluto nero come la notte. Negli ultimi anni la mantella è tornata in primo piano, viste le uscite di grandi colossal fantasy internazionali. Indossata dalla bella Amanda Seyfried in “Cappuccetto rosso sangue” o ancora addosso a Daniel Radcliffe ed Emma Watson nell’ultimo capitolo di “Harry Potter e i doni della Morte”, o dalla vampira Dakota Fanning nel primo degli ultimi due capitoli della saga di Twilight. E non ci stupiremmo di rivedere al più presto il capo, che più di tutti ammanta di mistero per sua definizione le più belle storie d’amore e inganni, ancora una volta sul grande schermo.

Le stringate maschili.
Le fashioniste le conoscono come brogues, oxford o derby shoes ma in italiano sono le stringate maschili. E, da circa 80 anni, le indossano anche le donne. Dalle classiche Oxford, impreziosite da borchie, animal print, inserti in cavallino colorato o vernice, ai modelli estremi con suola platform, vero must di stagione. Nel 1977 Diane Keaton le indossa nel famosissimo Io e Annie, facendole divenire un capo emblematico del suo look anche fuori dal set. Vestita da Ralph Lauren si impone un nuovo ideale di femminilità, tra il mannish e l’ironico. Poi fu la volta di Isabella Rossellini, che nel 2003 si presenta al Lido di Venezia in completo gessato gilet-pantaloni e derby. Le brogues spopolano fra le fanatiche del look shabby chic, ai piedi di attrici, cantanti e celebrities.

La chicca?
La sera d’inverno scintilla, brilla, si illumina. Scegliete accessori dai dettagli metal o richiami lurex. Rievocando il mood del capolavoro “Gli uomini preferiscono le bionde” in cui Marilyn sfoggia un abito diventato cult, dorato e plissettato.

Gli accessori.
Vi consigliamo di rispolverare il cappello dal taglio maschile di Audrey Tautou, che interpreta Coco Chanel, il foulard indossato da Carey Mulligan in una scena del film Il Grande Gatsby e gli occhiali tondi di Nicole Kidman in una sequenza del film Eyes Wide Shut, in stile Harry Potter. Passando dalle piume del “Cigno nero” che invadono il guardaroba di questo inverno, fino a cogliere le sfumature hipster dei Tenebaum, sempre di moda. Infine, un fermo immagine su pret a porter. Perché nessuno come il grande Altman ha saputo descrivere con maggiore maestria il grande circo della moda, che come un gomitolo di lana, si aggroviglia su ogni pellicola.

di Valeria Ventrella per Oggialcinema.net





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