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LA MODIFICA DELL’ART. 18? GIA’ FATTO! La colossale presa in giro di una trattativa mai avviata e già conclusa

Creato il 20 marzo 2012 da Goodmorningumbria @goodmrnngumbria

di Ciuenlai

Bersani e Camusso parti in gioco, nel gioco delle parti.

Tutta questa diatriba su quando, come e per che cosa possano essere sottratti i licenziamenti individuali alla norma del reintegro per la revisione dell’art.18 dello Statuto dei lavoratori, è una colossale presa per i fondelli. Perché l’oggetto del contendere non c’è già più. L’art.18 è già sparito dal tavolo. Si tratta solo di stabilire quali e quante sono le possibilità di superamento. Come ha spiegato esaurientemente Sergio Cofferati, anche se si potrà fare solo per i licenziamenti economici (ma non sarà così), indovinate cosa scriverà sulla causale di cessato rapporto il titolare dell’azienda? Licenziato perché mi era antipatico, aveva le scarpe di un colore orrendo, non metteva il deodorante sotto le ascelle, mia moglie non lo sopportava ecc. Ma per piacere! Signora Camusso, Signor Bersani, piantatela di fare finta di non sapere e di partecipare a questo ignobile e stucchevole gioco delle parti. La verità la sapete anche voi : fine dell’art.18 fine delle tutele. E voi ne siete responsabili. Punto!

P.S. Che brutta pagina l’intervento a gamba tesa del Capo dello Stato che, ancora una volta ha, secondo me, travalicato i margini dei suoi poteri. Il suo richiamo non era per la Camusso, che la penna per firmare (che le ha regalato Bersani) se la porta sempre dietro, ma per i mal di pancia dentro la Cgil. Non quelli di Landini e soci che sono scontati e anche ben accolti (qualcuno che è contro ci vuole sempre se no dicono che è una dittatura), ma per quelli della maggioranza della Cgil che hanno “smusato” le proposte del segretario e che devono mettersi rapidamente in riga. Volete il titolo del prossimo libro su Napolitano? Vi servo subito . “Dalla dittatura del proletariato, alla dittatura del caporalato”.

 



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