La moltiplicazione dei Drake - Provato - PS4

Creato il 03 dicembre 2015 da Intrattenimento

Abbiamo provato la beta di Uncharted 4, disponibile per chi ha comprato Uncharted: the Nathan Drake Collection

Parliamoci chiaro: tutti gli appassionati stanno fremendo per provare il single player di Uncharted 4: Fine di un ladro, perché il titolo di Naughty Dog ha l'arduo compito di confermare se non migliorare la beltà dei capitoli precedenti, concludendo degnamente una saga che è riuscita ad entrare da subito nel cuore degli utenti PlayStation. Nel frattempo però dobbiamo accontentarci, per modo di dire, della sua parte multiplayer, piacevole aggiunta introdotta col secondo capitolo che permette di amplificare e reiterare le meccaniche single player, allo scopo di regalare al gioco una componente competitiva e cooperativa in grado di estenderne la durata. A partire da quando leggerete queste righe, in pratica, tutti quelli che hanno acquistato Uncharted: The Nathan Drake Collection potranno passare qualche giorno su due delle mappe presenti nella versione completa; noi abbiamo avuto modo di testarle leggermente in anticipo e siamo quindi pronti a condividere le impressioni dopo la precedente prova avvenuta durante il Paris Games Week di ottobre. In aggiunta all'isola presente nella manifestazione francese, quindi, è presente una mappa a sfondo urbano, chiaramente ispirata all'ambientazione mostrata nei trailer dedicati all'avventura principale. La modalità presente è invece la classica a squadre composte da cinque personaggi, nella quale vince quella che per prima raggiunge le trentacinque uccisioni avversarie.

twittalo! La prova delle due mappe della beta di Uncharted 4: Fine di un ladro, in modalità Team Deathmatch

Tra isole e città

Come già affermato, gli sviluppatori hanno deciso di rendere il multiplayer di Uncharted 4 ancora più immediato e se vogliamo "caciarone" rispetto ai precedenti episodi, introducendo tutta una serie di modificatori tesi ad ottenere vantaggi tattici e di potenza di fuoco. La prima cosa da scegliere è il proprio personaggio: nella demo ne sono presenti una manciata provenienti anche dai precedenti capitoli, come Zoran Lazarevic, Katherine Marlowe e Charlie Cutter, ed una serie di modifiche estetiche da sbloccare continuando a giocare. Per quanto riguarda l'equipaggiamento ci sono alcune "classi" predefinite dalle quali attingere, indirizzate allo scontro a distanza oppure a quello ravvicinato, in aggiunta ai gadget e ai modificatori sui quali torneremo a breve. È possibile anche creare delle configurazioni personalizzate al costo di un numero di PE predefinito, ma inizialmente la maggior parte delle aggiunte non è accessibile: ogni qual volta si eseguono uccisioni o assist, raccolgono diamanti o altro, si ottengono dei soldi che servono per incrementare il livello e quindi sbloccare l'accesso all'equipaggiamento più avanzato. Il denaro immagazzinato nella singola partita permette anche di utilizzare un negozio "volante" per acquistare i potenziamenti, quelli scelti in fase di preparazione del personaggio: si accede con la pressione del touch pad del DualShock 4, per poi finalizzare l'acquisto con la croce digitale. Si, ci saranno microtransazioni, ma gli sviluppatori hanno affermato che serviranno soprattutto per le modifiche estetiche, e comunque non andranno ad incidere sul bilanciamento del gameplay. Oltre alla possibilità di potenziare il gadget selezionato come le bombe, oppure ottenere un caricatore di un arma potente, il multiplayer di Uncharted 4 vede l'ingresso di due tipologie di modificatori che aggiungono varietà e ritmo all'azione: gli oggetti mistici e gli alleati. I primi, una volta acquistati, possono essere attivati mediante la pressione contemporanea di L1 e R1, e propongono tra gli altri il tesoro di Eldorado, che rilascia scie maledette che indeboliscono gli avversari, e la lampada di Djinn, che potenzia le caratteristiche fisiche del proprio personaggio. Consumando quest'ultimo oggetto, ad esempio, si può avere la meglio nel corpo a corpo con due colpi anziché tre, oppure scattare velocemente mediante la pressione del tasto cerchio. Gli alleati rimangono invece sul campo per diversi secondi, e propongono cecchini posizionati in un punto specifico, cacciatori che immobilizzano gli avversari, medici che curano eventuali caduti. L'ultima novità è rappresentata dal rampino: si utilizza con L1 nei punti della mappa dove appare l'apposita icona, e permette quindi di muoversi più velocemente tra piani rialzati o in prossimità di un dirupo; permette inoltre di impostare un colpo caricato che stende immediatamente gli avversari, grazie alla pressione mantenuta del bumper sinistro. Rispetto al codice provato poco più di un mese fa, il comparto grafico ci è parso più rifinito in termini di pulizia grafica e soprattutto collisioni dei personaggi con l'ambientazione, meno approssimate e più soddisfacenti nel corpo a corpo. Non c'è ancora distinzione avvertibile tra le uccisioni normali e quelle alla testa, ma speriamo sia una mancanza dettata dal codice in sviluppo piuttosto che da scelte di design. La componente multiplayer "gira" a sessanta fotogrammi al secondo ed una risoluzione pari a 900p, questo perché per gli sviluppatori è più importante avere una risposta ai comandi immediata (non dimentichiamoci de lag di base già presente online) rispetto ad un comparto grafico sontuoso e pieno soluzioni tecniche d'avanguardia, che invece dovrebbe essere ad appannaggio dell'avventura principale. Dopo aver disputato un bel po' di partite assieme agli altri giornalisti abbiamo ravvisato un tipo di gameplay ancora più accessibile e divertente rispetto a quello dei precedenti capitoli, la fluidità permette pieno controllo del personaggio e giocare di squadra consente di rimanere diversi secondi sulla mappa senza morire, compiendo anche diverse uccisioni contro avversari sulla carta più abili. Giocoforza i modificatori e gli alleati rendono l'azione meno profonda e ragionata, aspetti apparentemente sacrificati sull'altare del divertimento. Le due mappe disponibili sono piuttosto simili in termini di estensione orizzontale, laddove quella verticale non è proprio eccezionale; la speranza è che le altre in serbo da parte degli sviluppatori permettano di dare maggiore dignità ad una componente sempre valida per aumentare la varietà del gameplay. La palla, adesso, passa a voi: dopo aver provato la beta di Uncharted 4: Fine di un ladro, tornate da queste parti per lasciare le vostre impressioni!


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