Solitamente non leggo libri di autori che ho avuto modo di conoscere o che mi hanno concesso un proprio libro in cambio di una recensione proprio perchè in qualche maniera il giudizio può essere condizionato da questo seppur lieve contatto diretto.
Sono convinto che, magari solamente a livello inconscio, non si riesca ad essere veramente neutrali fino in fondo.
Il mio giudizio cerca quindi di essere semplicemente il più onesto possibile.
Tenuto conto di ciò urge una spiegazione chiara del mio entusiasmo durante e dopo la lettura.
Il libro ha molte affinità con il famoso Canale Mussolini di Pennacchi, in realtà è stato pubblicato prima e quindi bisognerebbe dire che è il libro di Pennacchi ad avere affinità con questo.
In ogni caso non è interessante sapere chi sia stato il primo e chi il secondo, è interessante quello che si trova scritto dentro ai libri.
L’ambientazione è più o meno la stessa e cioè la campagna laziale durante gli anni attorno alla seconda guerra mondiale.
Anche in questo caso c’è una famiglia protagonista, anche se la storia è basata sulla vita di un personaggio in particolare: quella Pietra che come primogenita femmina rappresenta la più grande delusione del padre.
Il racconto della sua vicenda porta in dote molto più dell’apparente storia di una donna degli anni 40.
Leggendo della vita di Pietra si viene a conoscenza di come fosse strutturata una famiglia patriarcale di quel periodo e delle regole non scritte, ma universalmente accettate e dai più condivise.
La descrizione della vita in campagna, con le tante attività ben distribuite durante l’anno, mi ha ricordato quella dei miei nonni nelle zone rurali della Romagna; vita scandita più o meno dalle stesse tradizioni ed ancora in voga fino agli anni settanta e che quindi conosco molto bene.
Ma il discorso si può allargare dalla storia di una singola famiglia all’intera società e a fine romanzo si ha un’idea abbastanza precisa del modo di vivere di tutto il paese.
Nello specifico della vita di Pietra, la protagonista, si può dire che il lettore è portato a cambiare più volte posizione emotiva nei suoi confronti.
Si passa da un sentimento prima di affetto che diventa poi un appoggio pieno e incondizionato, per giungere con il passare delle pagine a biasimare certi suoi comportamenti fino a cambiare completamente idea in altri capitoli.
Insomma ce n’è per tutti i gusti.
La parte più interessante è che tutti i cambiamenti sono decisamente realistici e questo rende il romanzo appassionante ed incerto fino alla fine.
L’arrivo della guerra con il conseguente aggravarsi delle condizioni di vita della popolazione, rende l’atmosfera ancora più intensa e tutto ciò forma un collante che tiene il lettore legato alle pagine fino al termine della lettura.
Un bel libro davvero.
Tempo di lettura: 3h 21m