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La morte di Gabriel Garcia Márquez: 25 frasi per ricordarlo

Da Rottasudovest
La Madrugá, la notte tra il Govedì e il Venerdì Santo, che segna il culmine delle processioni in corso a Siviglia, inizia con la morte di Gabriel Garcia Márquez. Devo essere una delle poche persone al mondo che non è rimasta affascinata dal realismo magico, che si è stufata di tenere il conto delle generazioni di 100 anni di solitudine sul block-notes, che ha apprezzato solo un paio di libri, per di più abbastanza d'appendice (Cronaca di una morte annunciata e L'amore ai tempi del colera), che non è riuscita a capire un concetto nei pochi tentativi compiuti di leggerlo in lingua originale (e non per problemi con lo spagnolo). Ma.
Mi era simpatico, mi piaceva la sua filosofia colombiana, lo spirito pronto e caraibico nelle interviste e l'immancabile ego dell'intellettuale.
Siccome non credo nei blablabla post-mortem, mi piace molto come l'edizione messicana di Caras ha deciso di salutare lo scrittore colombiano: 25 frasi famose pronunciate da lui o scritte nei suoi libri, (quasi) tutte cariche d'amore, di passione e di romanticismo.
Vi lascio questa, che mi piace molto, perché è vera:
Nessuna persona merita le tue lacrime e chi le merita non ti farà piangere.
Le altre 24, in spagnolo, sono su caras.com.mx

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