Nato in provincia di Milano nel 1953, Scirea disputa due stagioni in prima squadra con l’Atalanta, esordendo in A a solo 19 anni in un Cagliari-Atalanta 0-0. Scelto per sostituire Salvadore, passa nella stagione 1974/75 alla corte di Madama a cui legherà il nome fino al giorno della morte e oltre. Quattordici stagioni, 377 presenze e 24 gol in campionato, l’ultimo dei quali da subentrante al 90′ in un Sampdoria-Juventus dell’aprile 1988 che vale ai bianconeri allenati da Marchesi un immeritato 2-2. Sette scudetti, solo uno in meno di Furino cui succede come capitano. E poi due Coppe Italia e un esemplare di ciascuna delle cinque coppe internazionali.
Anche la nazionale arriva assai presto, il 30 dicembre 1975 nell’amichevole Italia-Grecia. Presenza inamovibile nella nazionale di Bearzot colleziona in tutto 78 presenze, 10 delle quali da capitano, e soprattutto il titolo mondiale di Spagna ’82.
è inutile spendere parole per illustrare un uomo che si è illustrato da solo per tanti anni sui campi del mondo, che ha conquistato un titolo mondiale con pieno merito, che era un campione non soltanto di sport ma soprattutto di civiltà