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La morte di Giulio Andreotti non mobilita masse piangenti, ma vignettisti e prime pagine non osannanti

Creato il 07 maggio 2013 da Tafanus

Andreotti-nueleQuale differenza! Ieri mi è più volte tornata alla memoria la morte di Berlinguer, e il funerale con un milione di persone con gli occhi rossi. Si, lo so... circostanze tragiche, differenza d'età, ma anche differenza di statura etica.

Ieri su facebook qualcuno ha stigmatizzato la pubblicazione della vignetta con la bara storta, con commenti del tipo "la trovo di cattivo gusto", "non mi piace", eccetera. Ho risposto che io invece la trovavo divertente. La satira è satira. Mi sono chiesto come mai la famosa vignetta di Forattini sul tumulo di Spadolini, che alludeva non alla gobba ma all'obesità, fosse stata a suo tempo trovata tenera e di buon gusto dsa molti...

Spadolini-forattini
La ricordarte? Ve la ripropongoi in miniatura, perchè sono riuscito a scovarla da qualche parte...

Chissà perchè, quando qualcuno muore, si deve per forza parlarne bene... Mi viene in mente un musical di Rascel (scusate, non new ricordo il titolo), in cui si vedeva Rascel che curiosava fra le lapidi di un cimitero, in attesa di un funerale. E riusciva a leggere solo epitaffi ad uomini e donne di grande valore...

"Qui giace Tizio, padre esemplare". Un metro più avanti giaceva Caio, "lavoratore indefesso". Un metro ancora, e c'era Sempronio, "una vita dedicata al prossimo"... E così via per decine di metri di tombe e di epitaffi. Ad un tratto Rascel si arresta pensieroso, il mento poggiato su una mano, e si chiede: "...ma i fij 'de 'na mignotta dove saranno stati sepolti"?

Padrineterno
Confesso che Andreotti non è stato, fra i politici della Prima Repubblica, quello che ho detestato di più. In fondo, fra mille cose negative, aveva degli aspetti (pochi) che mi piacevano. La sua cultura, il suo "sense of humour"... Indimenticabile, all'epoca della "delegazione del governo Craxi" in visita di Stato in Cina (con charter e 150 persone al seguito, inclusa la compagna di Martelli, il cognato Pillitteri e signora, l'immancabile Margherita Bonazza Boniver, Sandra Milo e altre file intere di nani e ballerine), la battuta di Andreotti: "...siamo venuti in Cina con Bettino e i suoi cari...". O lo storico "il potere logora chi non ce l'ha". Ho anche molto apprezzato l'apertura ad Arafat, e il modo istituzionalmente ineccepibile con cui ha affrontato i suoi guai giudiziari, difendendosi NEL processo, e non DAL processo, come altri statisti ahimé ancora viventi...

Poi, tutto il resto è ombra. Condannato per partecipazione (non per associazione esterna) all'associazione a delinquere "Cosa Nostra" fino al 1980. Reato prescritto, marchio d'infamia imprescrivibile. Dopo il 1980, miracolosamente non è più colluso con la mafia. Sono ombre i sospetti che pesano su Andreotti per il caso Pecorelli, come sono certezze i suoi interventi per indurre Sarcinelli (Bankitalia) a salvare dal crack la Banca Privata Finanziaria di Michele Sindona. Come sono certezze i suoi rapporti con Licio Gelli.
Nel 1978  Andreotti era arrivato a tal punto di arroganza del potere, da nominare Presidente della Consob tale Bruno Pazzi, un suo fedelissimo, perché si trattava di un «Industriale partecipante in società di esercizio cinematografico». In effetti, questi era solo il gestore del teatro Brancaccio di Roma, famoso all’epoca unicamente per gli spogliarelli. E non aveva alcun titolo per occuparsi di controllo della Borsa. Nessun titolo e nessuna moralità, essendo finito ingloriosamente accusato di aver preso una mazzetta da 600 milioni di lire dal gruppo Ferruzzi, e salvato dalla galera solo per aver compiuto 80 anni...

Tutto-prescritto
Del "giro ristretto" di Andreotti faceva parte tale Franco Evangelisti, elemosiniere della corrennte andreottiana, passato alla storia per il famoso incipit di ogni telefonata che riceveva dal generoso palazzinaro Caltagirone: "...ah Frà, che 'te serve?..."
Oggi, l'inteverata abitudine dei giornali italiani di trasformare qualsiasi politico morto in un grande uomo di stato, è stata clamorosamente infranta. In calce, riportiamo una collezione delle vignette "commemorative" apparse su tutti i giornali (inclusa quella di ellekappa che abbiamo usato stamattina in apertura del blog), ma anche le "prime" dei maggiori giornali italiani-
Ebbene, la prima cosa che colpisce è che TUTTI i giornali italiani aprono le prime o col concetto dell'uomo di potere, o col concetto dell'uomo dei misteri...

Benvenuto

  

Paziente
   
Andreotti-conoscenza
    
Andreotti morto1

Vignetta_berlusconi_andreotti_craxi

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LE PRIME PAGINE

Il-fatto
     
Corriere
  
Lastampa

Libero
     
Messaggero
  
Repubblica



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