La Morte nel Villaggio: Miss Marple ottiene il primo ingaggio

Creato il 10 agosto 2012 da Dejavu
Miss Marple ebbe anche lei una prima volta. Non sessualmente parlando - cosa che dubito o di cui la Christie si è mai occupata, al pari della presunta omosessualità di Poirot - ma intendo dire una prima volta sulle scene.E quale palcoscenico migliore poteva esserci del suo paesino a Saint Mary Meadow che è insieme la sua casa, il suo mondo e anche il suo humus naturale dove coltiva "quasi" serenamente piante e pensieri sulla natura umana?

L'occasione perfetta le si presenta a pochi metri dalla sua abitazione. Qualcuno ha sparato al colonnello Lucius Protheroe e l'ha fatto nella biblioteca del vicario, lasciandone il corpo afflosciato sulla scrivania. Sotto il cadavere c'è un biglietto incompleto sul quale Protheroe, poco prima di morire, stava scrivendo al vicario di non poterlo attendere oltre per il loro appuntamento. Ma l'ora del messaggio sembra non corrispondere all'ora del decesso e sembra anche essere stata scritta da qualcun altro, a posteriori.Saint Mary Meadow diventa la perfetta piantina lungo la quale si snoda l'azione di una ventina di personaggi (dottore, segretaria, archeologo, zitelle, adolescenti innamorati, avventurieri senza scrupoli, mogli infedeli e donne tornate misteriosamente dal passato) districati tra interrogatori, bugie, lettere e telefonate anonime, minacce, relazioni clandestine e molta voglia di sapere.Sarà il vicario Leo Clement, quale pastore della comunità, a prendersi a cuore l'omicidio insieme alla polizia e all'illustre vicina Marple, il cui aiuto si rivelerà provvidenziale come sempre. 

Jane Marple, la cui venuta al mondo si perde nei meandri letterari e nei frammenti della sua adolescenza racchiusi nei suoi ingegnosi discorsi, ha comunque una data di nascita come improbabile personaggio investigativo. Classe 1930 - anno in cui venne scritto La Morte nel Villaggio (The Murder At The Vicarage) -, notoriamente più simpatica alla Christie di quanto fosse il meticoloso e ossessionante alter ego maschile Hercule Poirot, vagamente somigliante ad una zia della scrittrice per la quale ella nutriva molto affetto, la vecchia zitella è la progenitrice di tutti i detective meno credibili che siano mai apparsi sulla scena del crimine.Prendete un Tenente Colombo: chiunque a sentirlo la prima volta penserebbe che gli manchi qualche rotella e che con lui non si andrà da nessuna parte.Miss Marple è esattamente questo, tanto inverosimile come indagatrice quanto insospettabile smascheratrice di colpevoli, tra una sferruzzata e l'altra.
E se Hercule Poirot si limita a far parlare a ruota libera le persone perché sa che prima o poi si tradiranno raccontando la verità - assai meno faticosa di una palla da inventare -, la "signorina" Marple si limita a osservare le persone, paragonandone le vite e trovando somiglianze tra vicende già accadute e quelle in corso. Perché, a suo dire, la "natura umana" è banale ed esistono davvero pochissime specie in quello che sembrerebbe il vasto campionario dell'umanità. Così anche i casi, i delitti e gli omicidi finiscono per somigliarsi tutti, come una storia che si ripete anche se con alcune varianti. Basta afferrare il bandolo di una matassa molto simile a quella che lei usa tra i suoi ferri da maglia per stabilire una connessione tra fatti presenti e passati apparentemente diversi e il gioco è fatto.










Ne passeranno di delitti e maglie fatte a mano prima di giungere a Addio Miss Marple, romanzo in cui la vecchina andrà finalmente in pensione nel 1976, sopravvivendo persino alla sua autrice e a Poirot, entrambi sotterrati l'anno prima. Miss Marple nata anziana evidentemente non conoscerà mai la mortalità.

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :